PHOTO
Grande successo per la 27^ edizione del Festival “Francesco Bande”, organizzata dall’omonimo Circolo Culturale Folkloristico di Sassari, nato per iniziativa della famiglia del grande organettista di Bultei, scomparso nel 1988, e con l'intento di valorizzare e divulgare il folklore sardo in tutte le sue più alte espressioni.
L'evento, svoltosi il 5 ottobre scorso nella splendida cornice della settecentesca Chiesa di Sant'Antonio Abate, ha avuto come tema “la voce e le sue principali caratteristiche nella musica popolare sarda”. Sul palco si sono alternati artisti che hanno eseguito canti sacri e profani.
L'apertura della serata è stata affidata alla voce solista e organetto diatonico, di Inoria Bande, figlia di Francesco, che ha dato un saggio anche di esecuzioni di musica sacra eseguendo alcuni inni mariani molto diffusi, per concludere naturalmente con le composizioni della scuola dei “Bande”. La giovane artista ha ricevuto le congratulazioni e l'attestato dal Rettore della Chiesa, Don Ferdinando Maria Cornet, che con grande partecipazione ha consentito l'utilizzo della Chiesa stessa in occasione del periodico evento.
Tra gli ospiti, è intervenuto anche il Questore di Sassari, Pasquale Errico, che ha recitato 'A Livella di Totò. Ha ricevuto in omaggio l'organettino simbolo del circolo e il libro della stessa Inoria Bande, "Una storia di una dinastia di musicisti", edito dal Museo Bande.
L'associazione Bande segue con grande impegno i giovani volenterosi e appassionati che si formano all'arte musicale isolana. Un esempio arriva da Matteo Dore di Osilo, che oltre ad essere un bravo organettista ( ha effettuato alcuni tour internazionali con Inoria), ha anche una voce adatta per l’esecuzione di un canto tradizionale, "sa disispirada", tipico della “gara a chitarra”, in lingua logudorese, denominata “sa disispirada”.
Si tratta di un canto di origine spagnola derivante dal termine “despertar”, cioè risvegliare l'amata alla quale si dedica una struggente canzone d'amore. Nell'occasione, il brano è stato un’invocazione alla Madonna, per invocare il dono della pace nel mondo, in un momento difficile quale quello attuale.
Al termine della sua apprezzatissima esibizione, il giovane artista ha ricevuto l'attestato di partecipazione dal dott. Carlo Antero Sanna, presidente dell'Associazione Arte Cultura e Società, già dipendente della Sovrintendenza delle Belle Arti di Sassari.
Ha quindi fatto seguito il coro “Gavino Gabriel” di Tempio. E' appena rientrato dalla Polonia dove ha vinto un premio che lo ha consacrato come primo coro mondiale. Ricordiamo che la formazione tempiese a cinque voci ha la particolarità unica di utilizzare il basso, la contra, la voce e il falsetto che imita la voce femminile del soprano che è denominata “falsittu”. I suoi componenti sono gli eredi di quel primo coro chiamato "Galletto di Gallura" da Gabriele D'Annunzio.
Hanno eseguito i canti tipici galluresi detti “a tasgja”, terminando con il famoso brano “La Brunedda”, un brano unico nel suo genere che mette in risalto la voci e lu falsittu. Durante l’accompagnamento di uno dei canti, si sono serviti di uno speciale strumento musicale appartenente alla famiglia dei