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Il Comune di Belvì guarda all'Europa attraverso azioni concrete che puntano alla valorizzazione e alla formazione dei giovani. In occasione delle celebrazioni per la Festa dell'Europa, che ricadono nella giornata di oggi, il paese barbaricino ha ospitato 28 ragazzi provenienti dalla Grecia, dalla Romania, dalla Turchia, da Malta e da diverse regioni d'Italia.
Per ricordare la Dichiarazione di Shuman, pronunciata 53 anni fa e considerata il primo discorso ufficiale in cui compare il concetto di Europa, l'anfiteatro comunale di Belvì diventerà la sede del Parlamento europeo, dove i giovani protagonisti, nei panni degli eurodeputati, si confronteranno su temi di grande attualità. Le mozioni riguarderanno la produzione di energia da fonti rinnovabili, l'immigrazione e l'omosessualità. Si tratta, dunque, di uno spazio aperto al confronto e alla discussione tra ragazzi proveniente da diversi Paesi con culture e condizioni sociali differenti.
«L'esperienza che stiamo vivendo a Belvì è per noi importantissima - dice Lydon Fenech, 20 anni, maltese -. Attraverso la discussione tra i giovani di diverse culture abbiamo la possibilità di crescere e comprendere meglio alcuni aspetti che riguardano la vita. Oggi, durante la simulazione del parlamento europeo, dovrò parlare dell'omofobia. Io, ad esempio, sono favorevole ai matrimoni tra gay, ma non all'affidamento dei figli a coppie dello stesso sesso». I 28 giovani, protagonisti del programma europeo “Gioventù in azione”, alloggiano in una struttura ricettiva di Belvì, insieme ad altri 7 giovani del paese che parteciperanno alla simulazione della seduta del Parlamento. «La politica si deve aprire ai giovani - dice Rinaldo Arangino, sindaco di Belvì - è importante che vengano creati momenti di confronto sociale tra ragazzi di paesi e culture diverse. Solo in questo modo abbiamo la possibilità di sentirci cittadini europei, veri protagonisti del nostro futuro».
Roberto Tangianu