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IL COLORE DELLA LIBERTA’
L’odore della libertà, prigioniero in una cella che non poteva rinchiudere il pensiero, sapeva di freddo e di umidità.
Il volo della mente attraversava le sbarre e sconfinava nei valori che avrebbero fatto di te un eroe, quando il mondo di fuori camminava lento e a fatica e tu lottavi per fargli cambiare direzione.
Ti è stato riconosciuto in vita, quanto in vita ti è stato tolto.
Hai restituito al popolo una speranza che diventava certezza, tra lacrime e sangue, resistenza e ostinazione.
Il colore della pelle è una gradazione di intensità: l’anima non ha colore. E’ come la libertà.
La tua voce, già minata dal male, oggi si è spenta per l’ultima volta.
Resta di te l’urlo di pace che hai diffuso ovunque, che ha dipinto le pareti di tante esistenze, che ha marciato tra i diritti umani, civili e sociali di generazioni intere.
Hai spezzato le catene che non hanno mai recinto lo spirito ribelle.
Hai aperto le ali del mondo, consentendogli di vibrare in alto, tra le distese di libertà.
Grazie di tutto.
Giuliano Marongiu
Cagliari 6 dicembre 2013