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Aveva accoltellato il padre nel sonno a Osilo, la notte fra il 23 e il 24 marzo scorsi, provocandogli numerose ferite fra spalla e avambraccio. La 30enne era entrata nel cuore della notte in camera dei genitori, scagliandosi contro il genitore e colpendolo con diversi fendenti. L'uomo si era svegliato un attimo prima di essere colpito ed era riuscito a difendersi parando i fendenti.
A lanciare l'immediato allarme la madre, che dormiva accanto al marito, subito soccorso e accompagnato all'ospedale di Sassari, dove gli erano state riscontrate ferite lievi a un braccio, tanto da essere dimesso dopo poche ore.
A distanza di mesi la giovane ha patteggiato una condanna a 4 anni di reclusione: l'avvocato difensore, Gian Mario Fois, ha raggiunto un accordo con il pm, Giovanni Porcheddu, che aveva chiesto inizialmente una condanna a 9 anni, e nell'udienza di stamattina davanti al Gup, Gian Paolo Piana, è stato concluso il patteggiamento. Il padre della 30enne, assistito dall'avvocato Mario Pittalis, ha deciso di non costituirsi parte civile.
La 30enne era stata arrestata dai carabinieri e trasferita nel carcere di Bancali, dove si trova tuttora detenuta. Su disposizione del giudice era stata sottoposta a perizia psichiatrica, con cui le era stata certificata una scemata capacità di intendere e di volere e una personalità socialmente pericolosa.