Avrebbe violentato e sequestrato una donna di origini slovacche: è l'accusa mossa a un agricoltore di Villanova Monteleone, a processo al Tribunale di Sassari.

I fatti risalirebbero al 2015: secondo quanto affermato dalla donna, che all'epoca lavorava come ballerina in un night di Alghero, l'uomo nel febbraio di nove anni fa, alla chiusura del locale le avrebbe offerto un passaggio in auto. Ma anziché riaccompagnarla a casa avrebbe imboccato la strada per Villanova Monteleone e durante il tragitto si sarebbe fermato in un parcheggio e la avrebbe violentata. Poi la avrebbe costretta a seguirlo nella sua casa. Una versione contestata dall'imputato che, difeso dagli avvocati Giuseppe Lepori e Pietro Piras, respinge ogni accusa della donna, assistita al processo dall'avvocata Tiziana Barranca.

Secondo quanto riferito in aula dai testi della difesa, i due si frequentavano da diverso tempo, e avrebbero continuato a frequentarsi anche dopo la presunta violenza. Un teste in particolare ha smentito che l'imputato si sia fermato per strada con l'auto per violentare la donna. Ha riferito di avere fatto lo stesso percorso con la sua auto, seguendo quella dell'imputato, e che nel tragitto non ci fu nessuna sosta. Ha detto anche che arrivati a Villanova Monteleone ha visto la donna scendere tranquillamente dall'auto dell'imputato per poi seguirlo a casa. Il 12 febbraio ci sarà la discussione delle parti e quindi la sentenza.