Ci sono storie che vale la pena raccontare, le incontri per strada quando meno te lo aspetti, ti prendono per mano e tu senti di dovergli andare appresso, di doverle fare tue e mostrare a chi ancora non le conosce.

La storia di Giovanni Andrea è una di quelle. Delicata e dolce come la voce dei bambini, forte come il vento di febbraio che soffia la notte e non ti fa riposare.

Giovanni Andrea ha sei anni e da quando ne aveva tre lotta contro la leucemia, una compagna di giochi indesiderata che ha reso tutto più difficile, tutto più pesante.

La storia di Giovanni Andrea dev’essere raccontata perché è la storia di tanti che, come lui, hanno incontrato quella bambina dispettosa, brutta e antipatica che vuole sempre averla vinta e rende tutto un po’ più grigio.

C’è un sole, però, che esplode di luce oltre le finestre di casa e oltre le nuvole di un cielo che a volte sembra troppo cupo. È la luce degli amici e della solidarietà che anche in questo caso, come spesso accade, ha già vinto la sua partita ma non si può fermare. Il treno della speranza corre veloce sui binari della vita e in tanti sono corsi alla stazione per regalare al piccolo la speranza di proseguire il suo viaggio.

La leucemia, con l’aiuto e la partecipazione di tutti, può essere sconfitta. La chemioterapia non basta più a Giovanni Andrea, adesso la sua unica salvezza sarebbe un trapianto di midollo osseo, ma c’è una possibilità su centomila di trovare un donatore compatibile. A questo proposito è necessario fare la tipizzazione, un semplice prelievo di sangue che si effettua nei centri specializzati, ed attraverso il quale i propri dati vengono inseriti in un database internazionale, il quale incrocia i dati dei potenziali donatori con quelli dei malati in attesa di trapianto; è evidente che più potenziali donatori contiene il database, più probabili saranno i casi di compatibilità.

Per effettuare la tipizzazione in Sardegna, e diventare quindi potenziali donatori, si devono contattare questi recapiti: