Una femmina di daino, finita con una zampa in una tagliola piazzata da alcuni bracconieri nelle campagne di Alghero, è stata salvata dagli agenti del Corpo forestale, grazie anche a una segnalazione arrivata alle sale operative del 1515 e di Sassari.

Gli operatori hanno contattato il veterinario reperibile del Centro recupero fauna selvatica di Bonassai che, giunto sul posto, ha sedato l'animale, visibilmente terrorizzato, per impedire che si danneggiasse ulteriormente la zampa. Una volta liberato l'animale dalla tagliola, il veterinario ha constatato la compromissione perenne dalla zampa e la necessità di un intervento chirurgico. Anche se avrà salva la vita, la giovane daina non potrà più essere reintrodotta in libertà. La trappola era stata posizionata in una zona facilmente accessibile al pubblico, con gravissimo pericolo per l'incolumità di animali e persone.

La tagliola dentata, di grandi dimensioni e forza comprimente, avrebbe potuto causare gli stessi effetti devastanti subiti dal daino anche su una persona. Il Corpo forestale ha avviato le indagini per risalire all'identità dei bracconieri.

Sempre sabato scorso gli agenti della Forestale hanno recuperato nelle campagne di Ozieri il corpo senza vita di un'aquila di Bonelli, ucciso con una fucilata. Il rapace era dotato di gps ed è stato identificato come uno degli esemplari introdotti nell'ambiente naturale nell'ambito di un progetto europeo di protezione della specie. L'aquila è stata consegnata al Centro recupero fauna selvatica di Bonassai, gli accertamenti veterinari hanno rilevato la presenza di cospicui pallini da caccia che hanno colpito l'esemplare da breve distanza. Del fatto è stato informato l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e la Stazione forestale di Ozieri sta svolgendo le indagini per identificare l'autore del reato.