Ieri sera siamo stati coinvolti nelle bellissime storie raccolte da Gianni Amelio nel suo film "Felice chi è diverso". Questo documentario racconta, in forma di intervista, verie storie di omosessuali ormai anziani con i loro ricordi, i loro amori, le loro disavventure.

Un profondo spaccato d'Italia che mette in mostra una tolleranza ed una semplicità di vita sicuramente all'avanguardia rispetto ai giorni attuali. Anche alcuni passaggi televisivi di grandi artisti come Noschese, Gasman e Vianello che con semplice ad astuta comicità facevano il verso alla società dell'epoca rendendo noto un mondo che alcuni volevano ignorare.

Ciò che facevano trasparire era il concetto di quotidiano e "normale" sempre diffondendo il messaggio di tolleranza. Le varie persone presenti nel film-documentario hanno trasmesso un sentimento puro come è l'amore, l'amore per se stessi, l'amore per la vita, l'amore per il prossimo. Una coppia ha mostrato, durante l'intervista, le loro fotografie di quando erano giovani; il semplice gesto di una tenera carezza con la complicità dei loro sguardi ha creato un fremito nella sala con anche qualche lacrima strappata ai presenti. Dall'altra parte si è mostrato il periodo buio di grandi personaggi come Pasolini che ha subito uno screditamento di pochi e l'appoggio di tanti.

La grande affluenza di pubblico ha obbligato ad allestire di corsa un secondo spettacolo in contemporanea nella sala speculare della facoltà di Architettura così che si è potuta garantire la visione a circa trecento spettatori, alla fine della serata si è aperto il dibattito. Una signora, dall'accento del nord italia, colta da tanto entusiasmo, ha esclamato di conoscere uno dei protagonisti in quanto sarto di famiglia.

Fin da piccola veniva portata nel suo atelier dove con gran naturalezza il sarto parlava della sua vita, tutto questo senza che le venisse censurata la sessualità di quell'uomo. La signora contenta quasi di aver ritrovato un vecchio amico ha confermato la storia che veniva raccontata nel film.

Le impressioni non possono che essere positive sia per la qualità del film oltre che di tutti gli eventi di questa settimana del Sardegna Pride sia per tutte le persone che seguono tutti gli appuntamenti proposti e che tornano nelle loro case appagate dai bei momenti di natura sociale ed intelletuale.

Partecipando alla manifestzione ed entrando in contatto coi fruitori più assidui devo dire che ho conosciuto delle persone fantastiche come due simpaticissime  signore francesi venute qui ad Alghero proprio per partecipare al Pride. Queste passeggiano tutto il giorno in bicicletta visitando ogni angolo della città e sono sempre presenti in prima linea a tutti gli eventi; troppo simpatiche.

Oltre a questa coppia francese ho avuto modo di confrontarmi con persone della città: è presente un bell entusiasmo creato dalla vivacità di tanti ragazzi e ragazze che ogni giorno vanno nei bar e ristoranti della città, anche alcuni alberghi e camping hanno registrato un buon numero di partecipanti, di sicuro il Sardegna Pride ha dato una boccata d'aria all'economia.

Ora un'indiscrezione: due coppie di turisti, innamorati della bellissima Alghero, hanno acquistato due ville nei dintorni della città,  questa informazione mi è stata data da un amico che lavora nell'agenzia che ha curato le pratiche.

Ed ora ricordo a tutti che sabato 28 ci sarà il grande evento della sfilata del Sardegna Pride, il raduno avverrà in viale sardegna alle ore 16.30. Importante è la partecipazione di tutti per combattere contro l'ignoranza. Venite, venite, venite! Ho detto

Guido Beltrami