Sono 700 gli ettari andati in fumo nel vasto rogo che si è sviluppato ieri fra Orune e Nuoro, per le cui bonifiche sta lavorando il Corpo Forestale supportato da Canadair ed elicotteri. E' solo una prima stima da confermare, però: tra boschi di sughere e roverelle, avanzando su due fronti, verso ovest in direzione Orani e a est verso Benetutti, le fiamme alte decine di metri non lasciano scampo. 

Attualmente non soffia il vento, ma è previsto un rinforzo e le squadre a terra e in aria stanno lavorando per cercare di spegnere i focolai entro questa mattina: sul campo ci sono già 31 gradi. Sul posto continuano i lanci di estinguente dai quattro Candair, due Super Puma delle basi di Alà dei Sardi e Fenosu e dagli elicotteri di Farcana, Anela e Sorgono. In campo anche le pattuglie elitrasportate del Corpo Forestale e il Gauf. 

A terra stanno operando le pattuglie della Forestale di Nuoro, Gavoi e Aritzo, quelle dell'Agenzia Forestas (Orune, Nuoro, Oliena, Siniscola, Tonara, Austis e Gadoni) e della Protezione civile (Gavoi e Tonara), oltre ai Vigili del Fuoco intervenuti con 4 squadre e le autobotti per rifornire i mezzi leggeri. Dai primi accertamenti il fuoco ha interessato diverse aziende agrozootecniche della zona (soprattutto nel territorio di Orune) ed è già partita la conta dei danni. 

Nel frattempo il nucleo investigativo del Corpo Forestale, con l'avvio delle operazioni di bonifica, sta già cercando di capire come sia partito l'incendio per accertare eventuali responsabilità.