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Damiano Paolucci, 54 anni da compiere, consigliere di opposizione durante l'ultimo mandato Pisu e consigliere delegato Affari Generali e Personale alla Città Metropolitana di Cagliari. Presenta la sua seconda candidatura consecutiva supportato dalla lista "Quartucciu Nel Cuore". (Qui la pagina dedicata ai candidati delle ultime due tornate elettorali)
Dopo 5 anni dall'ultima volta Damiano Paolucci ripresenta la sua candidatura per Quartucciu e, come allora, bisognerà superare la concorrenza del sindaco uscente, Pietro Pisu. Che sensazioni avverte riguardo l'imminente sfida elettorale?
La sensazione è che noi rispetto all'altra volta abbiamo una squadra ben strutturata, con candidati di grande professionalità e parte di loro con un'importante esperienza amministrativa e politica. Questa lista è il frutto di cinque anni abbastanza turbolenti, dove parte della maggioranza ha deciso di sostenere la mia candidatura perché ci siamo accorti che ci sono state convergenze in merito a ciò che vogliamo per il paese. Queste convergenze sono frutto del fatto che con Pisu non hanno trovato ciò che pensavano di trovare: quel paventato rinnovamento che in quell'esperienza politica non c'è stato. Di contro, quando ci siamo incontrati per discutere le problematiche che il sindaco portava all'attenzione, ci siamo accorti che, con parte della maggioranza, c'era un'unione di intenti che ha fatto sì che nascesse questa lista.
Come giudica, a tal proposito, l'operato della giunta Pisu nell'ultimo mandato?
Positivo per quanto riguarda i lavori pubblici, su questo non c'è dubbio. Hanno avuto anche la fortuna di avere a disposizione un buon pacchetto di avanzo di bilancio e finanziamenti che si sono trovati dalle precedenti amministrazioni, oltre a progettualità già preparate quali il cimitero. E' stata invece fallimentare dal punto di vista del coinvolgimento del consiglio stesso, come dimostrato dal fatto sono stati fatti pochissimi consigli comunali, ciò significa che c'è stata mancanza di pianificazione e programmazione. E' questo che ha determinato lo sfaldamento della maggioranza stessa. Il fallimento c'è stato anche sotto l'aspetto sportivo e sociale. Mi vengono in mente i problemi relativi alla Legge 162 di qualche anno fa: non si era mai vista la gente presentarsi coi cartelli e ammanettarsi al Comune. Il campo sportivo, invece, è chiuso da quattro anni e le società sportive sono inevitabilmente sparite da Quartucciu.
Quali sono i punti salienti del vostro programma?
La prima cosa da fare è potenziare l'apparato amministrativo; l'organico del Comune è scarno e ha bisogno di essere rafforzato soprattutto per quanto riguarda le politiche sociali, la polizia locale e l'anagrafe. La cosa principale è creare un ufficio che si concentri esclusivamente sulle nuove forme di progettualità per la partecipazione ai bandi Pnrr, perché dobbiamo assolutamente prendere questo treno visto che i nostri bilanci sono scarni, e se non ne approfittiamo adesso non passerà più. Come già detto, grande attenzione alle politiche sociali: dopo la pandemia il disagio sociale è aumentato a dismisura. Serve tutelare le persone più fragili anche con una programmazione che coinvolga gli istituti scolastici e l'associazionismo culturale e sportivo. Inoltre, vorremmo finalmente dare attenzione e occuparci dei borghi e delle campagne; Sant'Isidoro e San Gaetano fin troppo spesso sono stati dimenticati. Vogliamo combattere anche il degrado ambientale, troppe le discariche a cielo aperto nel territorio: abbiamo intenzione di istituire i barracelli e qualsiasi altra forma di controllo per far sì che l'agro possa essere valorizzato. Per quanto riguarda i trasporti, dobbiamo potenziare il trasporto pubblico interno e cercare di rientrare nella linea metropolitana, cosa che non è successa con la giunta Pisu. Dal punto di vista sportivo dobbiamo rimettere in moto l'impianto di via delle Serre e cercare di dare continuità all'attività sportiva.
Nel suo programma ha sottolineato l'importanza di migliorare la qualità di vita dei cittadini. Che tipo di problemi presenta Quartucciu sotto questo aspetto e, verosimilmente, quanto tempo richiederebbe una serie di interventi mirati, come quelli che voi proponete?
La qualità della vita può essere migliorata attraverso numerose iniziative che abbiamo in mente, a partire dallo sviluppo delle attività sportive e culturali. L'intenzione è quella di creare una sinergia fra associazioni culturali, scuola, sport, creare delle consulte e far sì che ci sia una partecipazione attiva del cittadino. Il disagio sociale lo avvertiamo, a partire dagli adolescenti, e questo è dovuto alla mancanza di un punto di riferimento nel paese. A parte il Centro delle Vele non abbiamo siti d'aggregazione, quindi grazie principalmente a cultura e sport bisognerà cercare di coinvolgere i più giovani. Poi naturalmente, grande attenzione anche agli anziani, cercando soprattutto di andare "scovare" quelle che sono le "persone che non si vedono". Spesso ci giungono segnalazioni di persone anziane che vivono nella solitudine e che provano un disagio che spesso l'amministrazione non percepisce. Particolare attenzione anche agli animali: il randagismo è una piaga ed esistono tante associazioni che si occupano di queste problematiche. L'obiettivo è quello di limitare al massimo il fenomeno.
Il vuoto economico lasciato dall'ondata pandemica ha compromesso e tutt'ora rischia di compromettere il futuro di alcune attività. Come sostenere l'operato di imprese ed esercizi commerciali facendo sì che questi non chiudano i battenti?
Tante attività avevano aperto prima della pandemia e hanno dovuto già chiudere i battenti. Devo dire che è stata una delle mancanze di questa amministrazione, perché durante la pandemia siamo stati uno dei pochi paese ai quali non è stato dato un ristoro. Avrebbe rappresentato solo un leggero aiuto, ma avrebbe fatto sì che i cittadini percepissero almeno segnali di vicinanza da parte dell'amministrazione, che invece per quanto riguarda le attività produttive non ha fatto nulla. Adesso, è inutile negare che tante attività si trovano in difficoltà: noi cercheremo di coinvolgere i commercianti creando un centro commerciale naturale. Necessario inoltre lo sviluppo della filiera corta e dell'economia domestica. Serve riscoprire i nostri sapori e le nostre tradizioni e soprattutto da questo punto di vista sarà importante sviluppare le attività produttive. Speriamo di iniziare a creare un nuovo percorso economico per il paese che parta anche dalle campagne, valorizzando i nostri prodotti.
In definitiva, perché scegliere la lista Quartucciu Nel Cuore?
Perché innanzitutto molti di noi hanno una grande esperienza amministrativa, a partire dal sottoscritto. Oltre ad aver fatto l'assessore e il consigliere comunale sono anche attuale consigliere delegato alla Città Metropolitana. Soprattutto, la lista è formata da ex consiglieri che hanno avuto una grande esperienza politica e che nel loro lavoro hanno dimostrato grande professionalità e grande preparazione. Abbiamo una squadra che copre tutte i settori della nostra programmazione e grandi personalità che possono portare avanti i progetti che ci siamo prefissati. In definitiva, ci devono votare per esperienza e competenza.