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Anche la sfida elettorale di Serri sta per entrare nel momento più caldo. È con la lista Identità e tradizione che Gianmario Muggiri, 38 anni, dipendente del Ministero della Difesa e padre di due bambine, corre alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno come candidato a primo cittadino del paese. Non è originario di Serri, ma ha trascorso cinque anni di attività politica all’interno dei banchi dell’opposizione e conosce bene la realtà del paese.
Gianmario Muggiri ha raccontato ai microfoni di Sardegna Live alcune priorità che considera fondamentali per il bene di Serri
Come nasce la sua candidatura?
“La mia candidatura nasce dopo 5 anni di amministrazione in opposizione al Comune di Serri. Ho già portato avanti un progetto politico e civico nei Comuni dai 1000 abitanti a salire, Identità e tradizione non è infatti la mia prima lista. Cinque anni fa ci definivano simpaticamente “forestieri”(io non sono originario di Serri) ma siamo riusciti ad integrarci nella realtà del paese dimostrando che la politica deve essere inclusione nonché un valore aggiunto alla comunità. Serri è un Comune con meno di 1000 anime con una storia importantissima. Di recente, per esempio, ci sono state altre scoperte nel Santuario nuragico che intendiamo valorizzare con tutte le armi che possediamo”.
Quali sono i punti fondamentali del suo programma amministrativo?
“Prima di tutto il potenziamento della sanità: sarà indispensabile affiancare un medico generico a quello che attualmente c’è e che andrà in pensione fra qualche anno in modo tale che il nuovo medico possa conoscere la realtà di Serri e lavorare con più facilità nel momento in cui dovrà subentrare. Vogliamo inoltre far prevenire, attraverso alcuni centri ospedalieri, i tirocinanti infermieri, Oss e medici che possono aiutare il Comune anche un paio di volte a settimana. Molto spesso gli abitanti di Serri devono recarsi a Isili o in altri punti ospedalieri e fare chilometri per poter avere assistenza medica e soprattutto le persone anziane, molto spesso, hanno difficoltà a spostarsi nei paesi limitrofi. Un altro punto importante riguarda la sicurezza, abbiamo fatto installare dissuasori di velocità perché molto spesso anche chi è di passaggio e non necessariamente chi abita in paese, corre con le auto e questo non è certo gradito. Ancora importante è il fatto che Serri non ha una Stazione dei Carabinieri, ma si appoggia a Isili, pertanto con l’attuale maggioranza, abbiamo impegnato un dipendente della Polizia municipale che lavora qualche ora a settimana ed è già un inizio. Abbiamo, poi, chiesto di avere una Postamat all’interno del Comune dove, attualmente, il servizio postale è tre volte a settimana, ma se si ha la necessità di prelevare soldi è necessario arrivare fino a Mandas. Ci impegneremo, inoltre, a posizionare un ponte radio nel Comune di Serri (non certamente nel centro abitato) che consenta una rete telefonica efficace”.
Quali, secondo lei, le battaglie più impegnative che Serri deve portare avanti?
“Serri è un piccolo Comune che vive anche di turismo, qualora dovessimo vincere, porteremo avanti un’importante battaglia per una “zona dei camper” che fa riferimento ad una legge appena approvata da un consigliere regionale della Regione Sardegna. Accorpando più Comuni sarebbe possibile individuare delle aree adatte ad accogliere i camper in sosta. Aree dotate di tutti i confort con l’unico obiettivo di invitare il turista a vivere la sua vacanza nel nostro territorio. Particolare importanza riveste anche il progetto “Ritorniamo alla lira”: in caso di grave crisi economica lo stesso Comune potrebbe emanare una sorta di moneta parallela da usare come un baratto per usufruire dei servizi o come buoni spesa da utilizzare nei market, pizzerie, agriturismo etc”.
Ci presenta la sua lista?
“La nostra lista Identità e tradizione conta dieci candidati e ognuno di loro porterà la sua esperienza e il suo sapere a disposizione della comunità di Serri. Siamo una forza civica che amministrerà nel solo interesse della nostra gente”.
Cosa pensa del suo avversario il sindaco uscente Samuele Gaviano?
“Ho conosciuto Samuele Gaviano 5 anni fa e non abbiamo mai avuto disaccordi importanti. Un sindaco ha un compito non facile e noi per 5 anni abbiamo fatto un’opposizione costruttiva e leale. Il bene di una comunità non è tanto l’ideologia partitica ma il bene dei cittadini; se tutti i politici capissero che il servizio che dobbiamo dare ai cittadini è la cosa più importante, forse si eviterebbero tante discussioni anche a livello regionale e nazionale”.