PHOTO
Anna Maria Dore, sindaca uscente di Uras, 39 anni, praticante forense, sposata. Prima cittadina dal 2017 al 2022, è candidata per la riconferma alla guida del paese in occasione delle elezioni amministrative del 12 giugno.
Dopo cinque anni di amministrazione che bilancio si sente di fare e perché ha deciso di riproporre la sua candidatura?
Sono stati cinque anni intensi di cui due passati con la pandemia. Come amministrazione abbiamo cercato finanziamenti ovunque e partecipato ai bandi più importanti per risollevare un paese già provato a causa dell'alluvione. Abbiamo investito sulla scuola con il progetto Sblocca Scuola 2018, con Iscola e con fondi di bilancio. Oltre un milione di euro per mettere la scuola primaria in sicurezza nel rispetto della normativa antincendio e migliorare anche la scuola secondaria di primo grado. Abbiamo realizzato il piano particolareggiato del centro matrice per dare sviluppo all'edilizia e ripopolare l'area. Abbiamo iniziato un percorso per la riqualificazione delle strade rurali. Sono stati elargiti finanziamenti per l'anno 2021 a sostegno delle imprese, mancano ancora da elargire le annualità 2022 e 2023. Abbiamo investito 1,5 milioni negli impianti sportivi e l'efficientamento energetico della palestra. La grande opera di questi anni è stata l'apertura della casa di riposo, a breve sarà stipulato il contratto di concessione di servizi e aperta la struttura con 17 dipendenti e 23 posti letto. Abbiamo riattivato dopo anni i cantieri Lavoras, realizzato le opere di mitigazione del rischio in località San Salvatore per oltre 370mila euro e a breve partiranno nuovi lavori fra cui quelli per l'illuminazione e restauro del nuraghe Domu Beccia, dei ponti e della chiesa di San Salvatore. Un milione di euro sarà impiegato per riqualificare la zona industriale. Tante le manifestazioni locali che hanno preso il via, come la mostra con il patrimonio culturale del comune di Uras fra cui 33 bozzetti di Ferreri. Importantissimo il controllo del territorio da parte dell'amministrazione, durante le allerte meteo, a tutte le ore del giorno e della notte per tutelare l'incolumità della popolazione in caso di allagamento. Vorrei poter vedere realizzati tutti i progetti che a breve partiranno. Lascio quindi una grande eredità.
Quali sono i punti salienti del vostro programma?
Scuola: realizzare un campus con il trasferimento in un unico plesso delle scuole di ogni ordine e grado presso l'edificio in via Grazia Deledda; trovare nuovi fondi per la realizzazione di laboratori per i ragazzi. Politiche giovanili: creare un nuovo centro polifunzionale con servizio di ludoteca, e una sala dedicata alla musica e alla registrazione dei brani; garantire spazio alle associazioni uresi. Creare il parco archeologico e allestire un museo di minerali e fossili e al contempo esporre in una mostra permanente i quadri di Mauro Ferreri. Promuovere il territorio e i suoi eroi. Ampliamento della videosorveglianza. Realizzazione di nuovi marciapiedi e riqualificazione della viabilità. Viabilità rurale, un punto molto sentito e importante. Gli altri punti sono già stati descritti nel bilancio dei cinque anni. Tanti, infatti, sono i progetti in corso che garantiranno lo sviluppo di Uras.
Dal punto di vista culturale e turistico quale futuro per per il vostro territorio, ricco di archeologia e a metà strada fra mare e montagna? Come può l’amministrazione investire sulle potenzialità esistenti?
Uras è un paese ricco di storia e di monumenti, a due passi dalla SS 131, dal mare e dal Monte Arci. L'amministrazione ha già avuto modo di dimostrare l'interesse per i suoi beni archeologici con il progetto “Uras le vie della storia”. L'obiettivo è creare un parco naturalistico e archeologico che interessi tutta la zona di Domu Beccia e il villaggio nonché alcuni importanti nuraghi presenti nel territorio. Vorremmo realizzare un parco aperto tutto l'anno che permetta non solo le visite guidate ma anche la creazione e promozione di eventi, nonché la creazione di percorsi naturalistici da effettuare a cavallo o in mountain bike. Al contempo si potrà poi spostare l'attenzione verso il centro di un paese ricco di storia. Attenzione sarà riservata alla mostra con le rappresentazioni della battaglia di Uras, i costumi e le armi del grandioso Giudicato di Arborea. Sarà poi creata una rete per garantire la cultura e l'ospitalità per i nostri turisti.
All’orizzonte, anche per i piccoli comuni, ci sono i fondi straordinari stanziati con il Pnrr. Che occasione può rappresentare questo programma di rinascita per una realtà come Uras?
Abbiamo già iniziato a chiedere i fondi del Pnrr sia per la digitalizzazione del Comune che per la riqualificazione del centro urbano. Importante è anche il finanziamento che possono richiedere le curie per il restauro delle chiese. Siamo sempre vigili e attenti su ogni possibile bando in cui il Comune di Uras può rientrare.
Tre candidati per la carica di sindaco. Perché i suoi concittadini dovrebbero rinnovare la fiducia a lei e alla sua lista?
Perché ho sempre avuto cura del mio paese e della mia comunità. L'ho sempre tutelato dalle minacce come il progetto della discarica di amianto a Morgongiori, dagli allagamenti che ho evitato grazie ad azioni di controllo serrato del territorio e alla pulizia regolare dei canali di tutto l'agro e le azioni congiunte con il Consorzio di bonifica. Ho fatto sentire la voce del paese e ho portato avanti con la mia comunità la battaglia per avere il medico di base. Battaglia che ha avuto risalto sia nei media regionali che nazionali ed è arrivata in Parlamento. Come sindaco, poi, ho portato avanti tanti progetti importanti, e chiesto e ottenuto tantissimi finanziamenti per Uras e per opere necessarie. Ho ancora progetti in corso e tante cose ancora da realizzare per il bene e lo sviluppo della mia comunità. Chiedo ai miei cittadini di darmi ancora fiducia e di permettermi di realizzare i programmi iniziati.