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Il prossimo 12 giugno anche i cittadini di Serri, un suggestivo centro del Sarcidano, saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Consiglio comunale. Per la quarta volta in corsa, l’attuale primo cittadino Samuele Gaviano, 39 anni, istruttore di volo APR e amministratore di una startup che ha sede in Sardegna. Alla guida del paese dal 2007, gli ultimi dati del 2017 lo hanno visto riconfermarsi sindaco per la terza volta con il 94,51% dei voti. Per le amministrative del prossimo giugno scenderà ancora in campo con la lista Uniti per Serri.
Lo abbiamo intervistato per scoprire quali sono i punti cardine del suo programma politico.
Essere sindaco oggi non è facile, cosa l’ha spinta a candidarsi per la quarta volta?
"La voglia di continuare a lavorare per il paese con lo stesso entusiasmo della prima candidatura. E poi, il terzo mandato l’abbiamo vissuto a metà. La pandemia ha rallentato e impedito di realizzare e portare a termine numerosi progetti e iniziative in programma".
Quali sono i problemi principali che Serri dovrà ancora affrontare nei prossimi cinque anni?
"In generale sono i problemi dei piccoli centri della Sardegna: tagli ai servizi territoriali, spopolamento e una burocrazia fastidiosissima che rallenta la macchina comunale. Dall’erogazione di un finanziamento alla realizzazione dell’opera pubblica, spesso impieghiamo diversi anni. Una situazione non più tollerabile".
Cosa può dirci della sua lista…
"La lista “Uniti per Serri” è formata da varie espressioni della comunità, in rappresentanza delle differenti fasce d’età e professioni, alcuni con diversi mandati elettorali alle spalle, altri alla prima candidatura. Sette candidati fanno parte dell’attuale amministrazione comunale".
Quali sono gli interventi portati a termine con successo a Serri in questi ultimi cinque anni che la rendono orgoglioso?
"Siamo riusciti a progettare opere per oltre due milioni e mezzo di euro e a realizzare tanti interventi nei diversi ambiti. Giusto per citarne alcuni: l’approvazione del piano particolareggiato che permette una buona riqualificazione del centro storico e delle aree limitrofe; l’avvio dei tagli di pini ed eucaliptus nella località de su Monti Comunu, dove ci auspichiamo di proseguire nei prossimi mesi e di trasformare gradualmente l’area in un bosco produttivo; la bitumazione di quasi tutte le strade del paese e la sistemazione di diversi tratti di viabilità rurale; l’apertura dell’ecocentro intercomunale di Escolca e Serri; il bando SerRistrutturo che ha reso possibile il recupero e il miglioramento urbanistico di diversi fabbricati. Inoltre, nel quinquennio, abbiamo confermato Serri paese a bassa fiscalità, pur garantendo tutti i servizi ai cittadini".
Cosa invece non è riuscito a realizzare che le ha lasciato l’amaro in bocca?
"Tra le opere non realizzate, i cui lavori partiranno a breve, abbiamo: il centro sportivo polivalente, il museo archeologico e del territorio, l’impianto di illuminazione del Santuario nuragico di Santa Vittoria, il completamento dell’edificio in su Monti, l’info point e il punto ristoro nell’area fieristica di santa Lucia. Diverse le opere in programma per il prossimo mandato, tra le quali la realizzazione di una struttura per anziani e la riqualificazione urbanistica con nuovi marciapiedi".
Come valuta il suo avversario Gianmario Muggiri?
"In questi cinque anni non è mai mancato il rispetto e il dialogo costruttivo. Speriamo di poter continuare così anche in futuro".