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Una mozione in Consiglio Regionale per chiedere di autorizzare l'accesso degli animali d'affezione per fare visita ai padroni ivi ricoverati, come già avviene in regioni come Lombardia, Toscana, Lazio, molto importante dal punto di vista psicologico con una risposta positiva sul processo di cura e riabilitazione.
“La malattia - spiega il consigliere regionale Sara Canu, (Lega) - è una fase molto difficile da affrontare, ed avere al proprio fianco, in caso di ricovero, oltre ai parenti e le persone care, anche i nostri animali domestici è un fattore che può avere ricadute molto positive nel processo di cura e riabilitazione dei pazienti di qualsiasi età. Si tratta di una forma di sensibilità nei confronti di chi non sta bene, un’iniziativa sulla quale sono sicura tutto il Consiglio regionale saprà esprimersi positivamente. Chi possiede un animale domestico – evidenzia Sara Canu – sa quanto sia forte il legame affettivo che si instaura. Recenti studi hanno evidenziato innumerevoli benefici prodotti dal legame uomo-animale. Siamo per esempio portati a fare più esercizio fisico rispetto a chi non possiede animali domestici. È stato dimostrato che accarezzare un animale può abbassare la frequenza cardiaca, indurre una respirazione più lenta e profonda e abbassare la pressione sanguigna. Questi stessi studi hanno dimostrato che chi possiede un animale da compagnia ha molte più possibilità di sopravvivenza e di ripresa dopo un attacco cardiaco. Insomma si può affermare che possedere ad esempio un cane fa bene al cuore e allunga la vita”.
In Italia
«In Italia – aggiunge Canu – diverse regioni hanno già provveduto ad autorizzare l’accesso degli animali in ospedale per far visita ai padroni ivi ricoverati (ad esempio Lombardia, Toscana, il Lazio, Emilia Romagna), prevedendo per esempio l’individuazione di aree appositamente dedicate in cui è autorizzato l’ingresso degli animali, aree esterne o giardini, sale apposite o d’aspetto. La presenza degli animali nelle strutture ospedaliere è una delle innovazioni che negli ultimi tempi stanno ridisegnando il quadro della relazione tra l’uomo e gli animali d’affezione. Anche nella nostra Regione dovranno quindi adottarsi tutti i provvedimenti necessari a consentire l’accesso degli animali domestici nelle strutture sanitarie”.