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"Sulle aree idonee il Consiglio Regionale deve essere seriamente coinvolto e non deve essere un mero passa carta come già successo con l'esame della moratoria - dichiara Fausto Piga, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia - la Sardegna si gioca una partita importante, l'auspicio è che gli esperti che sono al lavoro al fianco della Todde non siano gli stessi che hanno scritto la moratoria o sarà un altro passo falso".
L'esponente di Fratelli d'Italia, poi si sofferma sul periodo in cui la Governatrice faceva parte del Governo Draghi e veniva licenziato il decreto rinnovabili: "Se la Todde non si è accorta di nulla, significa che dormiva - attacca Piga - per convenienza politica la Todde non lo ammetterà mai, ma lo sa benissimo che il Governo Draghi ha deciso di approvare un decreto senza la disciplina delle aree idonee, rimandando il tutto ad una seconda fase, un vuoto normativo responsabilmente colmato dal Governo Meloni, ma che nel frattempo ha condizionato l'azione politica delle regioni e dato il via al farwest delle rinnovabili".
"La Todde - conclude l'esponente della minoranza - punta spesso il dito contro fantomatici nemici della Sardegna, ma lo fa con anni di ritardo perché doveva iniziare a farlo quando era fianco a fianco di Draghi, tuttavia siamo ancora in tempo per tracciare scenari migliori: il Consiglio Regionale sia coinvolto in modo serio e costruttivo".