Primo giorno in ospedale per i tredici bambini oncologici ucraini che la Regione Piemonte ha prelevato ieri sera dall'aeroporto di Iasi, in Romania.

Ricoverati all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, "sono tutti molto provati per il viaggio e per l'interruzione a causa della guerra delle terapie", spiega la professoressa Franca Fagioli, direttore Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino Regina Margherita e Direttore Oncoematologia pediatrica della Città della Salute di Torino.

Cinque dei piccoli profughi presentano una leucemia acuta, due hanno linfomi e sono in condizioni stabili, altri cinque presentano tumori solidi e due hanno tumori cerebrali. "Uno di loro è in intensiva - spiega la professoressa - perché in condizioni generali particolarmente gravi". Per tutti, quella di oggi è stata la giornata della "presa in carico globale", per iniziare a curare le ferite oncologiche e quelle della guerra.

Insieme ai bimbi ucraini sono arrivate le madri e per alcuni anche i fratellini. "Sono cinque, abbiamo provveduto a loro con un ricovero sociale, ma è chiaro che dovremo trovare una soluzione anche per loro, dal momento che non possono ovviamente vivere in ospedale ma non devono neanche essere separati dalla madre".