La definiscono ‘la pornodiva della porta accanto’. Un titolo che, nella nostra epoca contrassegnata dalla liberalizzazione dei costumi, suona un po’ come una Medaglia al Valor Civile. La milanese Asia Morante ha intrapreso un percorso professionale che alcuni disapprovano, ma il più delle volte sono critiche provenienti da sepolcri imbiancati. Sempre rimanendo in tema di Vangelo, anche i sinottici raccontano di Gesù che perdonò la peccatrice Maria di Magdala “poiché ha molto amato”. Lo stesso avrebbe fatto con Asia, che oltretutto peccatrice non è - e tra l'altro, avendo frequentato a lungo il mondo dell'hard, per contratto le veniva richiesto di “conoscere in senso biblico” molti uomini. Sta vivendo una fase di passaggio: dopo la partecipazione a Uomini e donne e la parentesi a luci rosse, desidera mettersi alla prova come scrittrice. Se è vero che la vita di ognuno di noi è un romanzo, la sua storia è un racconto rocambolesco, fatto di grandi passioni e molti colpi di scena.

 

 

 



Milanese di nascita, origini crotonesi per parte di madre. Il filosofo Vico diceva: “Quando Roma era un villaggio di pastori, a Crotone insegnava Pitagora”
Mi fa piacere che abbia espresso questo pensiero perché tengo molto alle mie origini calabre. La mia passionalità, il mio vivere senza i filtri del pregiudizio, ma soprattutto il mio essere una persona semplice sono caratteristiche tipicamente del Sud.
 

Tre modelli di donna pescati dalla storia dell’arte: La nascita di Venere di Botticelli; Ritratto di Jeanne Hebutern di Modigliani; Grande nudo di Picasso. Quale di questi ritratti femminili somiglia più a Milano?
Condivido la premessa di questa domanda, cioè che Milano è donna. Sceglierei Picasso, esprime a pieno la confusione e lo smarrimento della metropoli. Uno spaesamento che si riflette anche nella vita notturna: meno ragazzi nei locali, meno voglia di divertirsi, molta inquietudine.
 

In Italia c’è ancora chi è convinto che il sesso è farina del diavolo.
Ognuno di noi ha dentro di sé una parte santa e una parte diavola. Il ‘diavolo in me’ lo tengo celato nella vita privata ma lo sfodero nel mestiere. Non voglio comunque giudicare chi la pensa in maniera diversa: la mia apertura mentale mi consente di comprendere le ragioni degli altri.
 

L’hard è una meta o un punto di partenza?
È un passaggio. Sarebbe sbagliato negare una stagione della vita che comunque mi ha dato il benessere economico.
 

Come attrice qual è il tuo modello?
Mi piace molto Monica Bellucci, credo sia una donna di grande classe. Si parva licet, fisicamente un po’ le assomiglio.
 

Ilona Staller fondò tra le polemiche il Partito dell’Amore. Ti solletica una scelta simile?
Cerco di tenermi a debita distanza dalla politica. Il mio messaggio politico è semplice, non c’è bisogno di fondare un partito per promuoverlo: dimostr