L’associazione “Le Belle Donne” di Oristano nasce nel 2013 come gruppo a sostegno delle donne colpite dal tumore, vuole ricordare Sabina Nurra e tutte le persone che, come lei, hanno dovuto lottare contro il cancro. Vivere la condizione di paziente oncologico richiede molto impegno, pazienza e tempo. Non è consentito abbassare la guardia…mai.  

Milioni di esami da fare, questioni burocratiche da seguire, una continua lotta per  poter fare scacco matto a quel nemico capace di fare molto male e non solo dal punto di vista fisico. Rabbia e tanta paura sono emozioni che invadono ogni piccola cellula dell’essere, quando si scopre la convivenza con quell’ospite indesiderato che mette sottosopra la vita.

Immediatamente i progetti e gli obiettivi da raggiungere sono inutili e tutto diventa buio. Ma c’è sempre la possibilità di combattere e sconfiggere ogni malattia e niente può intralciare il percorso di un paziente oncologico verso la guarigione, il diritto alla salute è un diritto sacrosanto di ognuno di noi; un diritto che le guerriere dell’Associazione “Le Belle Donne” di Oristano rivendicano con determinazione.

Nonostante le difficoltà, sono donne di una forza e una positività straordinarie, che con la manifestazione del 12 marzo prossimo, vogliono ripetere per l’ennesima volta: “non si può andare avanti con una situazione sanitaria disastrosa che continua inesorabilmente il suo annunciato declino!”.  

Saranno in piazza ad Oristano a far sentire la loro voce perché sono troppi gli ostacoli che rendono ancora più faticoso combattere contro la malattia e la “disastrosa situazione sanitaria” non può e non deve togliere loro la speranza.

La battaglia contro il cancro si può affrontare a testa alta e fare in modo che questo mostro si arrenda e soccomba, ma è necessario che ogni partecipante al combattimento abbia un ruolo ben preciso per poter arrivare alla vittoria finale. “Lottiamo per una prevenzione efficace; per liminare le lunghissime liste d’attesa di esami e prestazioni specialistiche che sono fondamentali. In tante famiglie, troppe purtroppo, c’è un malato oncologico, e si sa , una diagnosi di cancro non è solo la malattia del singolo, ma il peso si ripercuote sull’intero nucleo familiare. Chiediamo solo di aumentare le possibilità di guarigione” ribadisce l’associazione “Le Belle Donne” e precisa di non volere miracoli, ma semplicemente ciò che sarebbe normale avere per ogni malato.

"Chiediamo per il nostro ospedale: 

- l'abbattimento delle liste d’attesa;

- l'accesso ad una diagnosi tempestiva ed accurata con una diagnostica avanzata perché moderne tecnologie sono vitali per una sopravvivenza e guarigione; 

- il potenziamento della unità oncologica ed onco-ematologica per un trattamento appropriato, diagnosi, cura e follow-up, attraverso l’assunzione del personale sanitario;

- l’istituzione di una unità di chirurgia senologica;

- l'istituzione di una Breast Unit per una appropriata qualità in chirurgia oncologica in una logica multidisciplinare;

 - il potenziamento dell’hospice, delle prestazioni alle cure pagliative ed assistenza domiciliare attraverso l’assunzione di personale medico e figure professionali adeguate;

- l’istituzione di una rete oncologica e PDTA(Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali), che è un importantissimo sistema che può garantire la presa in carico del malato, del suo percorso diagnostico e terapeutico;

- l’istituzione di un registro tumori come efficace strumento di monitoraggio e valutazione dell’impatto delle terapie".

Sottolineano, inoltre, l’importanza degli  investimenti  e dell’ottimizzazione dell’uso delle risorse valutando “quanto nella malattia, sia importante la qualità della vita che può essere aggiunta agli anni, non basta infatti aggiungere anni alla vita”.

Pertanto, il 12 marzo a Oristano, scendiamo in piazza numerosi al fianco di “Le belle donne” per dimostrare tutti insieme quanta forza  si può avere, perché la battaglia al tumore si può vincere!