Sacchetto selvaggio, luogo che vai, rifiuto che incontri: che la città sia diventata una pattumiera a cielo aperto non è mica una novità, se ne parla da mesi e se ne riparla anche per via dei roghi appiccati da mani ignote alle montagne di buste gettate a bordo strada.

Il tour del degrado, già pubblicato abbondantemente nei nostri servizi, non risparmia le zone periferiche, quelle interne ai rioni popolari (clamoroso quel che accade al Santissima Trinità, in via Timavo, fronte ospedale), in via Seruci, via Quirra, via Premuda (poco prima della mensa universitaria), per poi spostarsi tra via Po, via Schiavazzi a Sant’Elia.

Gli “zozzoni” di turno non risparmiano nemmeno il porticciolo di Su Siccu, proprio dietro la Rari Nantes, dove tra le erbacce crescono disseminate le discariche di immondizia. Le telecamere piazzate nelle zone cosiddette ‘calde’ sono state promesse dal sindaco Paolo Truzzu, che ha anche annunciato nei giorni scorsi, l’avvio delle bonifiche delle aree totalmente ricoperte dai rifiuti: si è dato inizio alle operazioni di pulizia e ritiro dei cumuli abbandonati da Pirri, via Del Lentischio, mentre i residenti e i cittadini dei quartieri in ostaggio dei maleducati attendono con pazienza.

(nelle immagini, in alto il degrado nei pressi del porticciolo di "Su Siccu", in basso invece via Po - pressi Auchan Santa Gilla e uno scorcio a Sant'Elia).