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“Donare il sangue è un dovere sociale. Essere lì e vivere l'atmosfera e l'orgoglio di chi è donatore di sangue ha ancor più valorizzato il gesto, di per sé semplice e consapevole che diventa dimostrazione di solidarietà e fratellanza verso chi soffre”. Sono le parole del presidente del consiglio regionale della Sardegna, Piero Comandini, in merito alla seconda “Festa del Donatore”, organizzata dall’Avis.
Oggi, domenica 13 ottobre, a Cagliari, gli “avisini” si sono ritrovati con lo scopo di rinnovare i valori della solidarietà e aiuto reciproco, di continuare a tenere accesi i riflettori sull’importanza della donazione di sangue e plasma e sensibilizzare le nuove generazioni.
“Purtroppo in Italia non è stato raggiunto l'obiettivo dell'autosufficienza e tra una regione e l'altra ci sono grandi differenze nel quantitativo di sangue raccolto – ha affermato ancora Comandini attraversi i propri profili social -, la Sardegna è ben lontana dalla raccolta sufficiente al proprio fabbisogno, ogni anno dobbiamo richiedere il sangue alle regioni più virtuose”.
“Il modo migliore per raggiungere l'obiettivo dell'autosufficienza è sicuramente quella di sensibilizzare i cittadini nei confronti della donazione volontaria e periodica del sangue. Essere donatore di sangue significa avere la possibilità di salvare la vita di una persona e quindi affermare il valore della vita stessa. Facciamo appello al nostro senso civico di aiuto verso chi ne ha più bisogno, diventiamo donatori di sangue”, ha concluso il presidente del consiglio regionale.
“Dopo una decina di anni che non veniva organizzata – ha spiegato ai microfoni di Sardegna Live Vincenzo Dore, presidente dell’Avis Regionale Sardegna – lo scorso anno abbiamo voluto riproporre la ‘Festa del Donatore’ perché si tratta di un momento di ritrovo e confronto molto importante, in cui viene sottolineato l’impegno quotidiano di persone che dedicano il proprio tempo agli altri. Vogliamo porre l’attenzione sul valore del volontariato e ringraziare ancora una volta i preziosi donatori”, ha spiegato Dore.
Circa 200 sedi comunali, 8 sedi provinciali, 41.034 soci donatori, 56.917 sacche di sangue raccolte nell’ultimo anno, sono i numeri dell’Avis Regionale Sardegna che, grazie ai suoi straordinari associati, nel 2023 ha raccolto quasi l’80% del totale delle donazioni avvenute in Sardegna.