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Nel dramma di Sofocle, Antigone propugnava per una legge non scritta a sostegno delle sue ragioni, mentre Creonte alla fine la spunta, condannando a morte la donna, ma solo grazie alla forza fisica data dalla sua tirannide.
In un paese come il Bangladesh, dove il reddito medio pro-capite è di circa 170$ al mese, le ragioni di chi è sottomesso allo sfruttamento delle grandi multinazionali dell'abbigliamento sono da ricercarsi anch'esse nel diritto naturale. Quello che nessuna legge potrà mutare mai, quello che ti dà il diritto di difendere la tua dignità e quella della tua famiglia. Quella stessa ottenibile solo con il lavoro e la conseguente autonomia e libertà, la quale rimane terreno di scontro anche per la stessa questione femminile.
A ben guardare i miliziani dell'ISIS nell'attentato del ristorante di Dhaka, dove sono morti ben 11 nostri connazionali, forse ha reso un indiretto servizio ai fratelli nemici italiani. Quei milioni di disoccupati che lo sono grazie alle sfrenate politiche economiche rese possibili dall'Unione Europea, di cui assistiamo ad un inizio della fine proprio per lo stesso motivo: la condizione di malessere sociale.
Più gli stessi italiani presenti a Dhaka sfruttano, più il malessere cresce. E non solo nello stesso stato nato dalla scissione con il Pakistan, ma anche nella nostra patria cosi ricca e cosi povera allo stesso tempo.
Intendiamoci, i feroci terroristi di Al-Baghdadi se ne fregano dei poveri “bangladesciani” e ancor meno di quelli italiani. Essi pensano solo a godere della violenza che promanano, mascherandola con un illogico desiderio di conquista religiosa. Mentre il califfo, insieme ai suoi sostenitori vicini e lontani, hanno come unico pensiero il Dio denaro a cui neppure Sofocle aveva pensato.