Bari, 22 lug. - (Adnkronos) - L'altro ieri sera la Squadra Mobile della Questura di Bari, al termine di una indagine e di un pedinamento, ha individuato e bloccato due giovani partenopei, un maggiorenne e un minorenne, in trasferta nel capoluogo pugliese, mentre stavano perpetrando una truffa ad un anziano signore, dal quale erano riusciti a farsi consegnare una cospicua somma di denaro. Il primo è stato arrestato mentre il secondo è stato denunciato a piede libero. La tecnica adottata ed ormai consolidata è sempre la stessa: i malviventi studiano in maniera approfondita la vittima, individuata sempre tra le persone più vulnerabili perché anziane o semplicemente sole, riescono, in qualche maniera, a recuperare informazioni di carattere personale come il numero di cellulare, il nome di un parente, e poi, simulando un finto incidente accaduto al congiunto o più semplicemente la necessità di consegnare un pacco, per conto di un nipote, riescono ad ingannare la vittima facendosi consegnare anche ingenti somme di denaro o altre utilità. Questo è quello che è accaduto, ieri pomeriggio, ad un anziano signore di 79 anni, di Bari, dal quale i due giovani napoletani sono riusciti a farsi consegnare la somma di 1000 euro, quale saldo di un ipotetico pacco che doveva ritirare per conto del nipote. Anche in questo caso, i presunti truffatori erano riusciti ad ingannare l’anziano signore che aveva creduto di essere stato contattato al telefono dal nipote che gli aveva chiesto di ritirare il pacco da un corriere ed anticipare una somma di denaro la cui iniziale richiesta era molto più alta. Gli agenti della Squadra Mobile hanno intercettato i due sospettati, giunti nel capoluogo pugliese con un’auto presa a noleggio, pedinandoli fino a quando sono stati colti nella flagranza della truffa in via Luigi Ricchioni. Uno dei due giovani, il minorenne, è stato bloccato subito dopo aver intascato la somma di denaro, appena prelevata dalla vittima da uno sportello bancario, mentre l’altro complice, prima di essere fermato e tratto in arresto, ha dato vita ad un rocambolesco inseguimento per le vie della città terminato in viale Unità d’Italia.