"In questi mesi ho lasciato scivolare su di me tutte le emozioni, belle e brutte, senza combatterle. Ho cercato di godermi ogni istante di questa gravidanza, senza pensare al dopo, e cerco di farlo anche adesso che manca meno di un mese al parto". Così Bianca Atzei in un monologo alle Iene parlando dell'imminente nascita del figlio, Noa Alexander.

"Di notte - racconta la cantante sarda -, quando lui mi tiene sveglia, a volte sento le ansie che crescono. Non so a cosa andrò incontro, ma per quanto possa provare a immaginarmi ogni dettaglio so che sarà diverso da come l'ho sognato. Non mi piace l'idea di soffrire e so che non voglio farlo, ma anziché chiamare la ginecologa ogni ora cerco di abbandonarmi all'idea che sarà quel che sarà, e che il modo in cui partorirò sarà in gran parte dovuto alla biologia, alla sorte e alla competenza dei medici".

"Cerco di essere grata - prosegue - perché ho la fortuna di partorire un figlio che ho sempre desiderato, e questo purtroppo per molte donne non è possibile. Sono grata perché arriva dopo tre anni di tentativi, dopo mille esami, punture, prelievi. Dopo un figlio perduto. Dopo che la nostra coppia ha affrontato e superato mille difficoltà".

"Così - conclude Bianca Atzei -, quando quelle paure mi fanno visita nel cuore della notte, io faccio un respiro profondo e provo a lasciarle scivolare via, ad avere fiducia, perché so che tra pochi giorni, quando lui sarà finalmente qui con noi, lo accoglieremo nello stesso modo con cui abbiamo iniziato a cercarlo tre anni fa: con amore".