«Il presidente di Ente foreste, Giorgio Murino, avrebbe voluto estromettere il Comune di Orosei dalla gestione dell'oasi di Biderosa magari con lo scopo di trasformare in gestore turistico lo stesso ente che avrebbe così avuto in affidamento esclusivo il paradiso naturalistico». Il sindaco di Orosei, Franco Mula, commenta così la sentenza del Tar che ha posto fine alla guerra tra l'Ente foreste e l'amministrazione comunale che aveva affidato la gestione dell'oasi a una cooperativa. 


Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, ha respinto il ricorso presentato dall'Ente foreste e ha considerato prevalente l'interesse dell'amministrazione comunale di Orosei ad assicurare, nell'approssimarsi della stagione estiva, vacanze serene a villeggianti e residenti. «Il caso Biderosa è il frutto di una vicenda nata dall'atteggiamento scorretto che ha avuto il presidente Murino, ma non solo per il caso di Orosei. In altri comuni, infatti, è stato registrato analogo atteggiamento dello stesso presidente che ha creato problemi anche ad altre amministrazioni comunali. Biderosa è uno dei gioielli della nostra comunità, non permetteremo mai a nessuno di appropriarsi del nostro paradiso». 

Il sindaco Mula fa sapere inoltre che è stato chiesto un incontro urgente con Ente foreste al fine di ripristinare un rapporto di collaborazione che dura ormai da diversi anni. «Verrà firmata una convenzione -conclude Franco Mula - nella quale si definiranno bene i ruoli di chi dovrà gestire l'oasi, in modo tale da evitare per il futuro situazioni come quella che abbiamo appena chiuso». Nel paradiso di Biderosa, intanto, il sole splende fin dalle prime ore del mattino quasi a voler annunciare con gioia l'arrivo dell'estate. 


La cooperativa “Le Ginestre”, presieduta da Marco Busu, è al lavoro dal primo maggio e si occupa di regolamentare l'accesso delle auto all'oasi, del controllo e della pulizia delle spiagge e della pineta, del servizio di salvamento a mare e della gestione dei servizi igienici. «L'oasi di Biderosa è sottoposta a tutela e a protezione ambientale - spiega Luciana Soro -, in qualsiasi periodo dell'anno possono accedere, infatti, solo 140 auto. Ci stiamo impegnando per incrementare gli arrivi dei turisti a piedi e in bicicletta offrendo un servizio navetta che dà la possibilità di raggiungere le spiagge senza alcuna fatica. Quando i posti auto raggiungono la soglia massima di capienza bisogna parcheggiare a 4,5 chilometri dalle oasi: chi vuole può affrontare il percorso a piedi attraversando la pineta e ammirando così le bellezze naturalistiche del territorio, in alternativa si può usufruire del servizio navetta». 


Il paradiso di Biderosa è accessibile pagando 12 euro per il parcheggio dell'auto e un euro simbolico a persona per l'ingresso in spiaggia, sono esclusi i ragazzi sotto i 12 anni. «Crediamo tantissimo nella valorizzazione dell'oasi di Biderosa -conclude Luciana Soro -. Stiamo parlando di un patrimonio naturalistico dal valore inestimabile che va al di là degli introiti legati al ticket e al turismo».
Roberto Tangianu