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Da anni le parole descrivono l’allarmante fenomeno dello spopolamento delle zone interne della Sardegna e ci si interroga su possibili soluzioni capaci di arginare un calo demografico devastante. Bitti è uno dei centri più importanti della Barbagia settentrionale: oggi sono circa tremila abitanti residenti iscritti negli uffici dell’anagrafe, ma soltanto 50 anni fa e ne contavano più del doppio. Il Sindaco Giuseppe Ciccolini lancia la sua sfida, complice la comunità, per rilanciare l’immagine del suo paese con un progetto mirato a recuperare e vendere le case disabitate e a prezzi assolutamente convenienti, a tutti coloro che decideranno di investire in un luogo depositario di bellezza e memoria, ricco di tradizioni, storia e archeologia. «Il censimento, su scala nazionale, assegna a Bitti un dato di spopolamento tra i più alti in Italia» – sostiene il primo cittadino - «Fermare la fuga di coloro che dai paesi migrano verso centri più popolati e dotati di servizi è pressoché impossibile. Io credo che guardare in faccia la realtà, oggi, significa trovare nuove soluzioni creando condizioni che possano attirare un turismo stabile per evitare che nel giro di pochi anni si assista a una vera e propria desertificazione dei nostri territori». Ecco l’analisi della situazione e la risposta concreta che il Comune di Bitti pone in essere: «E’ necessario puntare su proposte che abbiano un ritorno concreto. Oggi manca un’offerta accattivante che attiri coloro che, sardi o non sardi, amano la nostra isola e cercano le giuste motivazioni per investire su solide fondamenta». Il Comune media e garantisce sulla compravendita tra coloro che vorranno acquistare una casa nel centro storico di Bitti e coloro che metteranno a disposizione le case ormai disabitate e chiuse: «Il nostro interesse è quello di proporre, anche fuori dall’isola, l’acquisto di case a prezzi irrisori. Stiamo censendo tutte le abitazioni in vendita, con proprietari certi e atti regolari in modo tale che possa essere avviata la trattativa senza problemi di alcun tipo». Ammontano ad oltre cento le case disabitate che al momento sono disponibili, per nuovi acquirenti, a bassissimo costo. Attraverso un’attività di intermediazione immobiliare comunale si procede con il censimento delle case, viene redatta una scheda tecnica che raccoglie gli elementi inerenti le caratteristiche dell’immobile, viene assegnato il prezzo. Al termine di questo passaggio, tramite l’apertura di un pubblico bando, si apre la selezione dei soggetti (siano essi privati che agenzie immobiliari), interessati all’acquisto di case. «La speranza -prosegue il sindaco- è quella che anche personaggi sardi e non solo, di chiara fama, possano sposare la nostra iniziativa in modo tale da darci una mano come “tesmonial” d’eccezione per promuovere il nostro progetto. Ho già pensato e contattato qualche nome importante, che ha mostrato interesse, ma per ora non posso svelare i dettagli dell’operazione». Per l’amministrazione comunale di Bitti valorizzare il centro storico, il museo del canto a tenore e portare a compimento il centro scout internazionale sono gli obiettivi fondamentali per rilanciare una politica concreta di ripopolamento. Roberto Tangianu