PHOTO
Diciotto nazionali in gara al World Boccia Challenger dal 30 settembre a Olbia. Australia, Belgio, Cina, Cipro, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Polonia, Singapore, Slovacchia, Slovenia e Svezia in campo: gli atleti della boccia paralimpica saranno impegnati nell'individuale, categorie BC1, BC2, BC3 e BC4 e nella coppia, BC3 e BC4.
La squadra azzurra sarà composta dal capodelegazione Vincenzo Santucci, dal ct Loreno Targa, dal vice Lorenzo Fedele, dagli atleti Giuseppe Rollo, Deborah Giannaccari, Mirco Garavaglia, Gabriele Zendron, Giulia Marchisio, Matteo Tosetti. Nella comitiva anche gli assistenti Eleonora Rollo, Carlo Giannaccari, Martino Miorelli, Umberto Garavaglia, Adriano Zendron, Maria Rita Cattani, Roberto Marchisio, Rosaria Caviglia e Mario Tosetti.
"Abbiamo visto - ha detto il numero uno della Fib, Marco Giunio De Sanctis alla presentazione a Cagliari della manifestazione- agli ultimi Giochi Paralimpici di Tokyo e Parigi quanta attenzione mediatica attirino le gare di boccia. Nonostante la delusione della mancata partecipazione alle Paralimpiadi continueremo, come fatto in questi anni, a mettere a disposizione tutti i mezzi necessari per far crescere i nostri atleti dal punto di vista tecnico e renderli più competitivi a livello internazionale. L'evento mondiale in Sardegna, terra dalla grande tradizione boccistica, è una grande occasione per qualificarci per Los Angeles 2028. Per la FIB sarebbe un risultato molto importante". In campo anche la Regione: "Lieti - ha affermato l'assessore del turismo Franco Cuccureddu - di sostenere grandi eventi sportivi come World Boccia Challenger di Olbia: lo sport, attraverso grandi manifestazioni, oltre a favorire quanto più possibile l'inclusione, è uno strumento efficace per promuovere la conoscenza della Sardegna, del suo brand, in target difficilmente raggiungibili con azioni di marketing tradizionale e digitale".
Il commissario del Comitato Italiano Paralimpico Sardegna, componente della giunta nazionale Cip e presidente della Fispes, Sandrino Porru ha spiegato che "la Sardegna ha la possibilità e l'onore di ammirare da vicino una disciplina paralimpica per eccellenza, in quanto dedicata a persone con disabilità gravi, dando loro una delle pochissime, se non uniche, opportunità per praticare un'attività sportiva".