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Milano, 9 ott. (Adnkronos) - La polizia locale di Brescia ha soccorso due cuccioli di cane trovati denutriti e costretti a vivere al buio e tra i rifiuti. Un uomo di 40 anni è stato denunciato per maltrattamento di animali con crudeltà. Questo il risultato di un'operazione portata a termine la scorsa settimana dal reparto della polizia locale che si occupa della tutela degli animali.
Il comando della polizia aveva ricevuto alcune segnalazioni riguardo alla presenza di due cani tenuti in pessime condizioni in un appartamento del centro storico. Giunti sul posto, gli agenti hanno interrogato il proprietario dell’abitazione, un italiano di quarant’anni, il quale ha dichiarato di possedere soltanto un gatto e di aver avuto in passato due cuccioli di pastore tedesco che erano stati ceduti un paio di mesi prima a un conoscente di Castel Mella. Il quarantenne ha poi specificato di aver preso i due cuccioli nel maggio scorso in una fattoria di San Benedetto Po per impedire la loro soppressione, senza però essere in grado di indicare dove si trovasse esattamente la cascina.
Ricevute nuove segnalazioni, la pattuglia è ritornata qualche giorno dopo nello stesso alloggio insieme con una veterinaria di Ats Brescia. L'uomo, dopo aver cercato di tenere lontano gli agenti dall’abitazione, è stato persuaso ad aprire la porta di casa, un piccolo monolocale con lavanderia. L’alloggio, fortemente maleodorante, era in condizioni igieniche pessime: per terra sono stati trovati rifiuti di ogni genere, resti di cibo e mozziconi di sigarette ovunque. Nella lavanderia, una stanza angusta e senza finestre, sono stati trovati i due cuccioli di razza pastore tedesco grigione, di circa otto mesi, spaventati e denutriti. Una volta trasportati al canile sanitario cittadino, sono stati sottoposti a un’accurata visita medica che ha confermato che si trovavano in stato di denutrizione, sottopeso e con una muscolatura sottosviluppata. Gli animali erano anche sprovvisti di microchip. Il quarantenne è stato quindi denunciato, mentre i cani sono stati trasportati al canile rifugio Sos Randagi, dove saranno curati.
Foto d'archivio