Una tecnologia che permette in poche ore e con costi accettabili di ottenere il sequenziamento preciso del DNA delle cellule tumorali. Una volta identificata la mutazione del DNA, essa può permettere l'individuazione di nuove strategie terapeutiche. Quasi 6 pazienti su 10 traggono benefici da queste terapie mirate. “Per questo il sequenziamento di ultima generazione con i test NGS dovrebbe diventare lo standard di cura - afferma Dottor Macciò, responsabile del reparto di Ginecologia Oncologica dell’ospedale “Businco” di Cagliari -“Un nuovo traguardo nell’ambito delle neoplasie rare e chemio resistenti che, in nessun altro caso, avrebbero possibilità di trattamenti efficaci”

 “Per me è molto importante - continua il ricercatore - pensare che  il 60% delle mie pazienti senza speranza di guarigione possano salvarsi.  È uno studio che  porto avanti da anni  con risultati più che gratificanti. Un esempio fra tanti? Una paziente di Alghero con un tumore alla cervice al quarto stadio e metastasi polmonare, con questa pratica clinica è ancora in vita e sta bene, dopo cinque anni dalla terribile diagnosi”.

La videointervista:

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