Non è stato l'inizio che ci si aspettava dal Cagliari di Nicola, allenatore che nelle precedenti esperienze aveva abituato a sprint importanti (anche se soprattutto da subentrato). Soli due punti per i rossoblù in 5 giornate, con tre sconfitte e due pareggi.

Ultima, e forse più dolorosa, quella di venerdì scorso nella potenziale sfida salvezza con l'Empoli, ex squadra proprio del tecnico isolano, nella quale i sardi hanno incassato due gol in casa senza siglarne neanche uno.

La classifica adesso vede il Cagliari fanalino di coda, a pari punti col Como neopromosso che deve ancora però giocare la sua quinta partita. Per Pavoletti e compagni la sensazione è che manchi sempre qualcosa per riuscire a incidere davvero nei 90 minuti.

Principalmente in attacco, dove i problemi emergono negli ultimi venti metri, quando c'è da concretizzare. E se là dietro Mina fa il diavolo a 4 per evitare ulteriori problemi, alla fine non basta e la fragilità della squadra lascia spazio alle offensive avversarie.

C'è poco tempo per pensare e già lunedì prossimo a Parma arriva l'ennesimo test nel quale servirà dare un segnale e, soprattutto, provare a dare il via a un campionato che al momento sembra essersi arrestato alla seconda giornata, ultima volta che i rossoblù hanno ottenuto punti in classifica.