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Passeggiare per il centro città e visitare i relativi negozi è divenuto, in tempo di crisi, un vero lusso. Probabilmente è anche per questa ragione che i sindaci delle varie città salassano quelli che, imperterriti, continuano comunque a frequentare il centro snobbando i centri commerciali. Sono soggetti considerati ricchi e di conseguenza vanno tassati!!!
Volendola buttare su un piano più realistico, le istituzioni non sanno più come trovare risorse perciò tassano tutto: i parcheggi, le infrazioni, il suolo pubblico, la pubblicità, l'ombra.
L'ombra????? Si avete letto bene, l'ombra. Le attività commerciali che hanno un insegna, definita a bandiera, pagano per l'ombra proiettata sul suolo pubblico. Questa è stata l'idea del comune di Cagliari di qualche tempo fa, contestata poi dalle associazioni dei commercianti, già disperati per la crisi che allontana i clienti dai negozi.
E' sufficiente fare un giretto proprio nel centro del capoluogo sardo per accorgersi che le file nei negozi sono un lontano ricordo. Un fiume di gente che passeggia senza meta, ma soprattutto senza frequentare i negozi che rimangono inesorabilmente vuoti. Per la disperazione dei gestori che rimangono impalati nell'estenuante attesa del raro cliente che superi la soglia.
A pagarne le spese di questo shopping fantasma sono poi i vari dipendenti, lasciati a casa ad attendere tempi migliori, o nella migliore delle ipotesi a lavoro fino al sabato sera, e qualche volta la domenica, per stipendi da fame. Ma l'elenco delle note stonate per le attività commerciali del centro non finiscono qui, anzi. Tacca banda con IMU, TASI, TARI, IRPEF, IRAP, IVA, IMPOSTE DI REGISTRO, CCIAA, IMPS, INAIL, oltre ad una miriade di tasse e gabelle occulte che troviamo in bolletta o in qualunque domanda o atto andiamo a presentare.
Ma come se non bastasse questo concerto cosi stonato per i poveri commercianti, ecco l'altro deterrente per i clienti: il maledetto parcometro. Già, quell'infernale macchinetta mangia soldi che fa la felicità dei centri commerciali. Il malcapitato che si dovesse avventurare nel centro di Cagliari, città neppure troppo grande, si vedrà costretto a spendere un euro per la prima ora più un euro e cinquanta per le ore successive. Totale della spesa-parcheggio per un rilassante sabato mattina in centro: dai 5 ai 6 euro. Se poi si decide di stare anche il pomeriggio per uno shopping prolungato, si dovrà sganciare la bellezza di circa 12 euro. Immaginate di farlo quotidianamente, e lo stipendio, voilà, nella macchinetta del parcheggio!! E buona pace per i commercianti, che vedono scappare a gambe levate quei pochi clienti pronti all'acquisto, alla volta dei centri commerciali. Fosse anche solo per evitare l'estenuante ricerca del parcheggio, il quale una volta trovato risulta pure salato.
Per fortuna gli organizzatori della sagra del “pitzudu” di Ovodda non hanno avuto la stessa idea...