Palazzi sgomberati, in tutto circa una quindicina di civici nei quali si trovavano abitazioni e attività commerciali e passaggio bloccato: è quanto avvenuto in via Dettori a Cagliari, nel quartiere Marina, dalla sera del 7 gennaio, in seguito alla comparsa di crepe sui muri esterni e interni.

Il dissesto, su cui stanno operando incessantemente Vigili del fuoco, Polizia municipale e successivamente anche una ditta incaricata dal Comune, ha messo fuori casa un'ottantina persone, che da ormai quasi 20 giorni vanno avanti grazie a sistemazioni di fortuna rimediate presso case di amici o hotel, senza avere neanche la possibilità di recuperare beni di loro proprietà all'interno delle loro abitazioni, al momento blindate.

"Seguiamo con attenzione la situazione conseguente il crollo degli immobili di via Dettori e auspichiamo lavori pubblici più rapidi rispetto alle tempistiche con le quali la Giunta ci ha abituati in questi anni", ha commentato il consigliere progressista Matteo Massa.

"Come Progressisti chiediamo che nella legge di bilancio regionale siano stanziate le somme necessarie a dare un aiuto alle persone danneggiate dagli eventi, abitanti e lavoratori e a estendere le verifiche sul sottosuolo a tutto il rione - ha sottolineato Massa, che in relazione alla mancata distribuzione ai cittadini interessati di linee guida minime di protezione civile aggiunge - in futuro non sarebbe male avere un protocollo nel caso si verificassero ancora episodi di questo genere".