Una lettera aperta, firmata da Laura Deiana, Amministratore Delegato Spiaggiadoro srl, indirizzata al Presidente della Regione Sardegna, On. Christian Solinas, all'assessore al Turismo, Artigianato e Commercio, Gianni Chessa, all’assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Quirico Sanna e all’'assessore al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, Alessandra Zedda. 

Un appello alle Istituzioni per sbloccare quanto prima una situazione divenuta ormai insostenibile. Il Camping Tiliguerta, un'azienda solida, vincitrice di numerosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, scelta negli anni da migliaia di turisti, da sempre impegnata nella promozione di comportamenti eco-sostenibili e nella salvaguardia e nella valorizzazione del territorio e del paesaggio, rischia il fallimento.

Cosa è accaduto

Il Campeggio è posizionato in un'area dedicata, sempre in collegamento e sottoposto al controllo periodico delle Autorità competenti. Sulla base della legge regionale 21 del 2011 che sancisce l'irrilevanza, sotto il profilo urbanistico e paesaggistico, dell’'installazione di case mobili in strutture ricettive all’aria aperta, il Camping Tiliguerta ha acquistato e posizionato una serie di case mobili. Sono state scelte strutture realizzate in materiali eco-compatibili, in particolare in legno, per mitigare l'impatto visivo e integrarsi in maniera armoniosa con l'ambiente circostante.

Nel luglio 2016 la Corte Costituzionale - si legge nella missiva - ha dichiarato l’incostituzionalità della legge regionale che fino a quel momento esonerava l’installazione delle case mobili dal parere preventivo della Soprintendenza. Il Camping Tiliguerta, alla luce di questo, aveva posto in essere, da circa un anno, un confronto fiducioso con Regione e Soprintendenza per capire come uscire al meglio da questa impasse giuridica. 

Nonostante questo, il 25 marzo scorso, circa tre mesi fa, è stata sottoposta a sequestro cautelare preventivo un’area rilevante del Camping Tiliguerta, essenziale per il funzionamento dell’intera struttura ricettiva, per le necessarie manutenzioni ordinarie e straordinarie e per la qualità dei servizi offerti agli ospiti a cui, ad esempio, non è consentito soggiornare, né transitare nell’area negando, di fatto, persino l'accesso al mare. Da allora, nonostante le richieste e i numerosi tentativi di dialogo costruttivo con le Istituzioni avanzati dall’azienda, non è stato fatto alcun passo in avanti.
L’azienda sta subendo un danno economico considerevole che si va ad aggiungere a quello di immagine e reputazione, ormai già fortemente compromesse. Il Camping non è più in grado di rispondere alle numerose richieste da parte di turisti e ospiti che hanno scelto o avrebbero voluto scegliere la struttura ricettiva. 

"La nostra struttura ricettiva anche quest'anno è stata premiata come il primo Glamping italiano - dichiara Laura Deiana, amministratore delegato Spiaggiadoro srl - ed è sempre stata nella top list dei principali glamping europei, oltre ai tanti premi e riconoscimenti a livello nazionale ed europeo conquistati negli anni. Siamo stati inseriti nel circuito camping.info che pone il Camping Tiliguerta tra le prime 10 strutture a livello europeo per essere un campeggio di lusso green. Abbiamo sempre operato nel pieno rispetto dell’ambiente, contribuendo in maniera considerevole all'economia del territorio su cui operiamo. 

"Nonostante tutto questo, siamo al collasso - continua Laura Deiana - oggi ci troviamo a non poter lavorare, bloccati da una lungaggine burocratica che ci sta mettendo in ginocchio nonostante le nostre continue richieste di confronto e dialogo. Chiediamo un appuntamento, un incontro. Siamo pronti a fare dei passi indietro, a concordare e porre in essere immediatamente soluzioni alternative. Speriamo che in tempi brevissimi arrivi il dissequestro delle strutture per poter salvare la stagione turistica, già avviata, e l’occupazione dei nostri collaboratori. Auspichiamo nuove norme che diano certezza e chiarezza - conclude Deiana - ne abbiamo bisogno per essere competitivi, come comparto, sul mercato nazionale e internazionale.