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“Sullo stop del servizio di elisoccorso – dice Cristina Sedda - causato dal mancato adeguamento della superficie di decollo dei mezzi aerei, da questioni amministrativo - burocratiche, da continui rimpalli di competenze tra vari Enti regionali (tra cui l’Areus nata, per effetto della riforma sanitaria propugnata dall’Assessore Luigi Arru, per coordinare e rendere più efficiente la macchina dei soccorsi regionali in ambito sanitario), dall’attuale braccio di ferro tra chi chiede di riservare le piste disponibili per la lotta agli incendi e chi invece sostiene che tale priorità spetti all’elisoccorso, noi abitanti del territorio della Barbagia Mandrolisai ci domandiamo di che morte dobbiamo morire. Le scelte sono due: o di fuoco o per mancanza di soccorsi. Qualcuno potrebbe suggerire – rincara il sindaco nonché presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto di Sorgono - che i soccorsi urgenti dei pazienti possano essere garantiti con il trasporto a terra quindi con l’utilizzo delle ambulanze. Peccato che i due mezzi in forze all’ospedale di Sorgono sono attualmente in officina (dove soggiornano molto più che in strada) e che questi non possano considerarsi certamente efficienti, date le continue riparazioni a cui vengono sottoposti, ne possono essere considerate di ultima generazione. Questa, purtroppo – conclude amareggiata Cristina Sedda - è solo una delle tante problematiche che affiggono la Sanità del Distretto di Sorgono”.