Il sostituto procuratore Giangiacomo Pilia ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio preterintenzionale sulla morte di Fabio Garavelli , il tecnico informatico di 52 anni trovato morto nella sua abitazione di Torre degli Ulivi, nel territorio di Capoterra.

Il medico legale, Matteo Nioi, incaricato dalla Procura ha effettuato l'esame autoptico sulla salma nella tarda mattinata, autopsia che è durata circa tre ore e che non ha chiarito del tutto i dubbi, confermando la frattura alla mandibola, per la quale l' uomo si era fatto visitare al Pronto soccorso e per la quale era stato fissato anche l'intervento.

Ma la frattura, causata da un colpo con una chiave inglese secondo quanto detto dallo stesso Garavelli ai vicini di casa, non avrebbe provocato la morte.

Il medico legale ha eseguito i prelievi e ora dovrà analizzare da vicino gli organi interni, visto che l'esame è stato reso più difficile dall'avanzato stato di decomposizione in cui si trovava il corpo.

Secondo le prime informazioni, comunque, non emergerebbero segni evidenti di violenza , anche se al momento non si nessuna pista.

Il 52enne era separato e da qualche anno viveva da solo nella villetta ereditata dai genitori. Nel suo passato era presente qualche guaio con la giustizia legato a problemi di droga.