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La battaglia tra accusa e difesa ruota attorno a undici trascrizioni, di chat e telefonate, che entreranno nel procedimento a carico di Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo, e dei suoi tre amici, tutti accusati di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza di 19 anni. Il presunto stupro sarebbe avvenuto nel luglio del 2019 nella villa in Costa Smeralda del fondatore del M5S. Oggi l'udienza preliminare è durata poco più di mezz'ora nel corso della quale la gup Caterina Interlandi ha conferito al perito il compito di trascrivere le intercettazioni. Si tratta di brogliacci già agli atti ma mai trascritti.
Ma la battaglia riguarda adesso proprio queste chat. Sono cinque telefonate che la Procura, guidata da Gregorio Capasso, chiede di fare trascrivere, quattro quelle chieste dalla difesa dei quattro imputati e due dell'avvocata Giulia Bongiorno che rappresenta gli interessi della ragazza che ha denunciato la violenza di gruppo.
Tutte le intercettazioni, sia telefoniche che ambientali sono state acquisite agli atti ma non tutte sono state trascritte. Adesso invece le parti, nell'udienza di oggi, hanno chiesto di avere le trascrizioni. Secondo le parti civili emergerebbero altri particolari "interessanti". A maggio la Procura di Tempio Pausania aveva chiesto il rinvio a giudizio dei quattro giovani genovesi. Tutti accusati di violenza di gruppo. Anche se i ragazzi hanno sempre parlato di "rapporti consenzienti". Il prossimo 26 novembre toccherà alla gup Caterina Interlandi a decidere se accogliere la richiesta dei pm o archiviare.