In questa puntata di Sardegna d’Amare cammineremo tra i sentieri della memoria accompagnati dai centenari di Sardegna. Attraverseremo vite ricche di storie da raccontare, parleremo di incontri che hanno lasciato il segno e affetti da conservare.

I loro occhi hanno visto gli eventi che la cronaca ha consegnato alla storia e i passaggi epocali di un secolo.

In Sardegna si vive più a lungo rispetto ad altre parti dell’intero pianeta. Lo attesta una ricerca condotta nel tempo e su scala mondiale. Non può essere una coincidenza. Di fatto una mescolanza di fattori rende migliore la qualità della vita e la protegge. Ma quale è il segreto di lunga vita? È il professor Gianni Pes dell’Università di Sassari che in questa undicesima puntata rivela i dettagli della ricerca.

A Esterzili, nella Barbagia di Seulo, tzia Zelinda Pagliero è pronta per festeggiare il prossimo 24 ottobre 105 anni.  Ha cresciuto con fatica e con determinazione i suoi 6 figli e ha aperto il primo mulino del paese. Una donna emancipata che alla famiglia e al lavoro ha dedicato tutta la sua vita.

Tra i ricordi del tempo e tra le interviste che ci hanno visto a stretto contatto con i centenari di Sardegna, parlando proprio di Esterzili, non possiamo non ricordare zio Adolfino Puddu nato il 20 agosto 1914 e morto all’età di 104 anni. Solo fino a poco tempo fa, tziu Adolfino svolgeva quotidianamente la professione di pastore, lavoro ereditato dal padre. Era normale vederlo passeggiare per le vie del paese con le sue pecorelle che accudiva con passione e costanza. Ogni mattina si dedicava alla mungitura, alla cura del suo orticello e ogni tanto preparava anche del buon formaggio.

Attraversare l’esperienza di un passato, attraverso chi l’ha vissuta significa viaggiare tra i sentieri di una memoria ricca di valori e profondità, significa guardare il mondo con inedite prospettive, significa accarezzare il tempo con nuove e più intense emozioni.