Roma, 16 ott. (Adnkronos Salute) - Scoprire all'età di 31 anni, e con un figlio piccolo, di avere un tumore al seno. Affrontare, dopo 3 anni, la diagnosi di metastasi. E' successo a Chiara, giovane donna protagonista del Vodcast 'È tempo di vita', iniziativa promossa da Novartis insieme a Salute Donna Onlus e prodotta da OnePodcast. Con la sua testimonianza, Chiara racconta come convive con un tumore al seno avanzato senza voler rinunciare a godere di una vita piena di affetti e di relazioni importanti. E' quanto riporta un articolo di Alleati per la Salute (www.alleatiperlasalute.it), il portale di informazione medico-scientifica realizzato da Novartis.

"È un evento che determina un impatto emotivo molto forte e molto doloroso - racconta Chiara - che ho dovuto metabolizzare" e che l'ha portata a rivedere le sue priorità, dando ancora "più valore agli affetti che contano", a partire dal figlio e dal partner, per arrivare ai genitori e agli amici più stretti. Nella sua testimonianza, Chiara ricorda che i rapporti "si sono fatti più veri e più forti". Nell'esperienza di Chiara, le difficoltà e gli alti e bassi di umore non mancano nell'affrontare il tumore al seno, oltre alle preoccupazioni per il benessere del figlio "che è la persona che più di tutti probabilmente ha risentito di questa situazione, quindi anche dei miei stati d'animo".

La diagnosi, le terapie, i controlli: un percorso faticoso da affrontare. Chiara, però, scopre poco alla volta che questa esperienza non ha inciso negativamente sulla crescita del figlio, ma che al contrario lo ha reso "più maturo degli altri suoi amici per tante cose e ha sviluppato una sensibilità anche nello stare accanto alle persone più bisognose. Lui si fida di me, sa che se io gli dico una cosa è la verità, non è una bugia e questo è importante - sottolinea - Sono un punto di riferimento e questo ci ha aiutato, appunto, nel fortificare il nostro rapporto. Io sono importante per lui, ci teniamo per mano".

Anche per quanto riguarda il rapporto con il compagno, Chiara non nasconde dei cambiamenti, ma "io vedo soprattutto le cose belle e positive di questa evoluzione - precisa - perché è sicuramente maturato, è un rapporto più maturo, più consapevole e lui per me è diventato veramente un punto di riferimento".

Nella sfera intima "le dinamiche sono diverse e abbiamo cambiato il nostro modo di relazionarci, di stare insieme e di vivere la nostra relazione di coppia", continua Chiara. Non ci sono certezze granitiche, ma si tratta di "un percorso che stiamo facendo; non abbiamo ancora trovato un punto di arrivo, ma ci stiamo lavorando", chiarisce, non escludendo la possibilità di ricorrere un giorno all'aiuto di un terapeuta anche per la vita di coppia.