Era esattamente il 16 agosto del 1995 quando i Carabinieri Carru e Frau, in servizio al Norm Aliquota Radiomobile, erano sulle tracce di un'autobetoniera rubata durante la notte. Intorno alle 15.20, informarono la centrale di aver ritrovato in zona Ped'e Semene il mezzo, con all'interno diverse armi da fuoco, ed un altro veicolo rubato, e di averne arrestato il detentore, poi risultato essere Salvatore Antonio Giua di Buddusò. All'improvviso vennero colpiti alle spalle da colpi di Kalashnikov sparati da malviventi successivamente identificati per Graziano Palmas e Andrea Gusinu.

L'appuntato Ciriaco Carru rispose al fuoco verso Palmas, ferendolo, poi si voltò e uccise Giua, che stava tentando la fuga verso Chilivani; Palmas continuò a sparare uccidendo il carabiniere Ciriaco Carru, di Bitti di 32 anni. Intanto, dall'altra parte della strada, Walter Frau, ossese non ancora trentenne, affrontava Gusinu colpendolo più volte, ma cadde anche lui ferito dai colpi di Sebastiano Pirino. Gusinu sparò altri colpi e uno di essi colpì il giovane milite alla testa.

I malviventi si diedero alla fuga. Gusinu, ferito, venne arrestato poche ore dopo dai carabinieri nei pressi di Padru; l'arresto avvenne a seguito del fermo di un camioncino sul quale viaggiava e che era guidato da Graziano Palmas, il quale per evitare l'arresto si suicidò con un colpo di pistola. Pochi giorni dopo fu arrestato il resto della banda: Salvatore Sechi di Olbia, Sebastiano Demontis di Buddusò, Sebastiano Prino di Arzachena, Cosimo Cocco di Bonarcado e Milena Ladu di Olbia.

Nella mattinata odierna, in occasione del ventiquattresimo anniversario, si è tenuta la cerimonia di commemorazione delle vittime del dovere della strage di Chilivani: l’Appuntato Ciriaco Carru e Carabiniere Scelto Walter Frau.

Sono trascorsi ormai ventiquattro anni, ma è ancora vivo il ricordo del sacrificio dei due militari uccisi dai malviventi che nella località Ped 'e Semene di Chilivani avevano programmato una rapina ad un furgone portavalori.

A commemorare i due eroici militari, decorati di medaglia d'oro, erano presenti oltre ai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Sassari, il Sindaco della città di Ozieri ed altre autorità militari e civili.