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Domenica il Sole e Marte, i due archetipi maschili del panteon astrologico, si sono uniti, dando vita ad un nuovo ciclo marziale. Quando Marte brucia nel fuoco della Coscienza, incarnata dal Sole, abbiamo la possibilità di elevare la vibrazione del nostro guerriero, della nostra guerriera interiore, e cambiare il modo in cui li viviamo interiormente e li esprimiamo esteriormente.
Se gettiamo luce sulle nostre dinamiche emozionali e comportamentali usciremo dalla reazione per entrare nella risposta, convogliando la nostra energia vitale a favore della vita, la nostra e quella che ci circonda. È un salto di qualità che siamo chiamati a fare, tanto più che Marte è il reggente del Nodo Nord, il nostro proposito evolutivo fino a gennaio del 2025, quando entrerà nel segno dei Pesci. Questo è il tempo per permetterci di incarnare ciò che siamo venuti/e ad essere, di individuarci e determinarci, di iniziare nuovi cammini, in coerenza con l’essenza che portiamo su questo piano.
Per farlo abbiamo bisogno di trasmutare le distorsioni attraverso le quali abbiamo vissuto finora l’energia maschile. Ci aiuta ancora una volta Plutone, in sestile con Marte e Sole, un contatto armonico che permette di lasciare andare quegli aspetti inconsci che giocano a nostro sfavore.
Dopo questo contatto, il Sole e Marte sono pronti per entrare, rigenerati, in Sagittario, segno della rinascita e dell’espansione per eccellenza, dopo la discesa negli inferi plutoniana della recente stagione di eclissi. Sagittario è connesso alla fede, la fiducia, l’ottimismo, la ricerca della verità e del proposito, della gioia di vivere e della leggerezza. Ma da qui ai prossimi due anni, tutti i pianeti che entreranno nel regno di Giove, se la dovranno vedere con il severo, ma giusto, Saturno. La quadratura con il dio del Tempo, ci invita a mantenere i piedi per terra e a crescere con metodo, in modo che questo nuovo inizio, sognato, possa radicarsi nella realtà e dare buoni frutti.