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Il clima astrologico continua ad essere piuttosto intenso, a causa di una serie di opposizioni che conferiscono al cielo una certa tensione evolutiva. Urano è il protagonista: il dio del cambiamento sta alzando la sua saetta per liberarci da vecchie strutture che ci imprigionano.
Per farlo, dopo l’opposizione a Mercurio, si oppone ora a Marte. Le opposizioni sono aspetti planetari che suppongono uno sforzo cosciente per integrare due polarità in un principio, incompatibili. Qui il nostro guerriero interiore deve fare i conti con il caos creativo che gli propone Urano, il dio del cielo e del caos, appunto. La ribellione, l’impulsività, l’urgenza di agire, possono offuscarci e condurci a commettere errori, se questo impulso non è accompagnato dall’esercizio della coscienza. Se invece canalizziamo questa potente energia e fluiamo in questa accelerazione quantica, questo aspetto si tradurrà in un’azione che ci condurrà ad un cambiamento che mette le ali ai piedi, alla concezione di una realtà che ci avvicina a quello che siamo venuti ad essere. Ad essere leader della nostra vita.
Questa settimana due pianeti cambiano di segno: Venere passa alla Bilancia e Mercurio al Sagittario. Venere nella Bilancia ci aiuta a smorzare un po’ i toni, che possono essere tesi in generale, a ricercare l’armonia, a trovare accordi con l’altro e a tessere relazioni di sostegno e cooperazione.
Mercurio nel Sagittario si espande alla ricerca del senso delle cose, di nuovi orizzonti e propositi. Ma dovrà fare i conti con Saturno che, dai Pesci, ormai stazionario, gli fa una quadratura. Potremmo sperimentare un po’ di frustrazione, un senso di limite nell’espressione della nostra voce e verità, ma allo stesso tempo il grande maestro ci darà la possibilità di rivedere degli aspetti della mente che non sono funzionali e a renderci responsabili di ciò che pensiamo e diciamo. Il trigono con Nettuno verrà in nostro soccorso per aiutarci a sintonizzarci con la voce della nostra anima e orientarci in questo momento di profondi cambiamenti e sorprese.
Nel video: le parole di Ilaria Del Curto