PHOTO
Dopo l’ultima ondata partita in Ogliastra nella prima decade di agosto e diffusasi nelle settimane successive in tutta la Sardegna, Coldiretti Sardegna ha promosso per domani, martedì 23 novembre, alle 10.30 a Sassari, nella sala conferenze della Provincia, in piazza d’Italia, un incontro a cui parteciperanno, insieme al presidente e direttore regionale Battista Cualbu e Luca Saba, i massimi rappresentanti regionali del settore: il Responsabile del servizio prevenzione dell’assessorato regionale alla Sanità Antonio Montisci, il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Giovanni Filippini e il direttore del Dipartimento prevenzione Franco Sgarangella.
Si farà una riflessione e chiarezza sui numeri, l’evoluzione e la programmazione futura per affrontare la blue tongue.
Sono oltre 29mila le pecore morte a causa della blue tongue in circa 70 giorni dall’esplosione della nuova epidemia, su un totale di poco più di un milione coinvolte in 3mila focolai.
Una media di morti di meno del 3%, la più bassa rispetto ai capi coinvolti da quando comparve per la prima volta la lingua blu nel 18 agosto del 2000 a Pula.
Vent’anni, in cui dopo la Blue tongue si è presentata con diverse ondate causando migliaia di capi morti e diverse perdite per le mancate produzioni, allargate al settore bovini con continui e lunghi blocchi per le movimentazioni o previo esame della Pcr, con alti costi e tempi allungati. Blue tongue che in questi 20 è costata tantissimo anche alle casse pubbliche.
Dopo quest’ultima ondata partita in Ogliastra nella prima decade di agosto e diffusasi nelle settimane successive in tutta la Sardegna, Coldiretti Sardegna ha promosso l’incontro “Blue tongue: quale verità?”.