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È il terrore di tante mamme che vanno al mare con bambini al seguito. I bimbi corrono sul bagnasciuga, giocano con la sabbia, mangiano e poi fanno i capricci per entrare subito in acqua. Sbagliatissimo. Pericolosissimo.
Non è solo un problema dei bambini, anche gli adulti devono prestare massima attenzione ed evitare di entrare in acqua a stomaco pieno per non rischiare una brutta congestione.
COS’E’. La congestione si verifica quando ci si espone a temperature troppo basse in fase digestiva, o quando si assume un alimento o una bevanda troppo fredda rispetto al calore corporeo. Entrare in acqua al mare ancor prima di aver digerito è una delle più frequenti cause di congestione, poiché sottopone l’organismo ad un improvviso cambio di temperatura.
Accade in questi casi che il sangue, già impegnato nel processo digestivo, viene dirottato su altri organi causando una stimolazione eccessiva dell’apparato cardiocircolatorio impegnato a mantenere la temperatura ideale in tutto l’organismo. Le conseguenze sono, per l’appunto, uno squilibrio circolatorio e un blocco intestinale.
SINTOMI. I bambini, che hanno lo stomaco più delicato rispetto agli adulti, possono incorrere in una congestione con molta più facilità. I sintomi principali con cui si manifesta questo scompenso sono mal di stomaco, sudorazione fredda, brividi, dolori addominali, nausea e vomito. In alcuni casi può manifestarsi anche una perdita dei sensi, particolarmente pericolosa se avviene mentre si è in acqua.
COME EVITARLA. I medici consigliano di far passare almeno tre ore dopo un pasto completo prima di tuffarsi nuovamente in acqua per consentire la conclusione della digestione. Naturalmente il tempo di digestione dipende da quanto e da cosa si è mangiato e in caso di piccolo spuntino i tempi di attesa possono accorciarsi decisamente. Non bisogna assolutamente tuffarsi subito in acqua neppure dopo aver bevuto una bevanda troppo fredda.
COME INTERVENIRE. Chi è colpito da congestione va subito portato fuori dall’acqua, accompagnato in una zona in ombra e disteso con le gambe sollevate di 20-30 centimetri in maniera tale da riportare la circolazione sanguigna verso il cervello. Bisogna poi ripristinare il flusso ematico verso lo stomaco riscaldandolo con lievi massaggi che calmino i crampi e aiutino a distendere la muscolatura addominale contratta. È utile anche aiutare la persona colpita a sorseggiare una bevanda calda digestiva e zuccherata.