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Le valutazioni di Fda (Agenzia del Farmaco) e Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) sui vaccini negli Stati Uniti indicano lievi conseguenze per il Pfizer/Biontech nella fascia d'età 5-11 anni.
In Italia sono circa 4 milioni i destinatari del Pfizer versione “baby”. Due dosi a distanza di tre settimane e a 14 giorni dalla seconda il bambino è del tutto immunizzato.
Il Professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts non ha alcun dubbio: “i benefici dell’immunizzazione superano di gran lunga tutti i possibili rischi, se si vaccineranno gli alunni delle elementari e quelli dell’ultimo anno della scuola materna sarà un bel traguardo”.
Certo, le valutazioni ci informano di rari effetti collaterali: rare miocarditi oppure pericarditi che si manifestano in forma leggera, ma per mamma e papà quel: “rari effetti collaterali” è una frase che pesa comunque come un macigno, perché “rari” presuppone un: “potrebbero esserci…anche se rari”.
I benefici che superano i “possibili rischi”, poi, significa che i rischi sono possibili, scusando il gioco di parole, pertanto, gli stessi genitori che hanno vaccinato i figli più grandi, mostrano molti dubbi e una evidente diffidenza di fronte alla prospettiva di vaccinare i piccoli.
Tante lecite paure che necessitano di alcuni chiarimenti.
Sardegna Live ha incontrato il Dott. Osama Al Jamal, componente della Consulta Pediatrica Regionale e il Dottor Paolo Zandara, Segretario Regionale SISPe (Sindacato Italiano Specialisti Pediatri) che possono aiutarci a capire meglio e avere un quadro più chiaro permettendo ai genitori di fare una scelta consapevole e senza timori.
Buongiorno Dottor Al Jamal, può dire qualcosa ai genitori che hanno paura di questo vaccino per i più piccoli?
“Buongiorno, la cosa più importante è che se si deciderà di somministrare il vaccino ai bambini dai cinque agli undici anni è fondamentale informare i genitori e rispettare le loro scelte, non esiste nessun obbligo.
Voglio sottolineare il fatto che non dobbiamo vaccinare i bambini piccoli per proteggere gli adulti, come sento dire da più parti, io non sono disponibile a vaccinare i più piccoli perché alcuni adulti non vogliono vaccinarsi. Non ci penso nemmeno.
La vaccinazione dei bambini 5-11enni deve essere utile per loro, per il loro bene, non per evitare di essere veicolo di infezione per gli altri. Se devo proteggere gli adulti vaccino gli adulti, non i bambini. E’ importante informare e sensibilizzare i più scettici, senza fare la guerra a nessuno, i dubbi, sia chiaro, sono leciti per tutti, soprattutto di fronte a una pandemia di questa portata. Teniamo presente che la vaccinazione è solo uno dei modi per porre fine alla pandemia, non dimentichiamoci l’importanza di tutti gli altri metodi di prevenzione.
Le paure dei genitori, poi, sono assolutamente legittime, essi hanno il diritto-dovere di farsi delle domande e chiedere ai medici le informazioni corrette evitando di seguire chi non è esperto in materia, non siamo tutti corrotti, non è possibile pensare che tutti siamo complici di chissà quale assurdo progetto. Il medico ha l’obbligo di fornire tutte le informazioni di cui dispone nel dettaglio e chiarire ogni perplessità. Per la vaccinazione anti covid, così come per tutte le altre vaccinazioni, dobbiamo valutare gli eventuali rischi ed è fondamentale informarsi.
Si parla tanto, appunto, dei possibili rischi ma forse non abbastanza degli effetti della malattia. Ad oggi le complicanze post covid sono ancora sotto osservazione e a parte le conseguenze più gravi come la MIS-C (sindrome infiammatoria multi sistemica) o la malattia di Kawasaki (vasculite) dei più piccoli, ci possono essere anche delle complicanze di tipo neurologico o cardiologico che stiamo ancora valutando. Se dovessimo analizzare questi aspetti e pensare ai danni del long covid post infezione, la vaccinazione diventa un obbligo morale.
Vaccinare i più piccoli? Si, ma in assoluta sicurezza e per il loro bene.
Quando le autorità sanitarie italiane ci daranno il profilo di sicurezza di questo vaccino i medici informeranno i genitori che saranno liberi di scegliere, poi ricordiamoci che non c’è solo il covid, ma molte altre sintomatologie importanti, oggi ho fatto 5 tamponi, nessuno positivo, ma ho avuto 32 bambini con sintomi respiratori.
Con noi anche il Dottor Paolo Zandara. Buongiorno, sembrerebbe che nella fascia d’età 12-16 il vaccino anti covid sia stato accolto con serenità non solo dai genitori, ma anche dai ragazzi, per i bambini più piccoli però c’è molto malcontento, lei cosa ne pensa?
“Il tema della vaccinazione ai bambini al di sotto dei 12 anni, diventa ora molto attuale, dal momento che negli USA la FDA ha approvato la vaccinazione in emergenza anche nella fascia d’età 5-11 anni. C’è stato un aumento inatteso di miocarditi post somministrazione dei vaccini, tuttavia il rischio di ricovero per miocarditi e pericarditi nei minori è meno problematico del Covid, soprattutto se il paziente ha un quadro clinico critico.
Pertanto, basandoci su queste conclusioni, nella somministrazione del vaccino ai minori, i benefici sono maggiori dei rischi.
Un aspetto importante da tenere nella massima considerazione, è che sarà necessario dare una informazione corretta ai genitori, dato che non esiste allo stato attuale obbligo di vaccinazione, in modo da convincere e motivare, responsabilizzando al massimo il ruolo del genitore stesso. In particolare visti i dati sulla scarsità di forme gravi e di esiti infausti nel bambino, ridurrei anche il ruolo di possibile untore del bambino, che deve essere tenuto nella giusta considerazione.
La protezione migliore di un adulto, soprattutto se affetto da patologie, la si ottiene praticando la vaccinazione stessa al soggetto a rischio, come pure nel bambino, se egli stesso è affetto da patologie,che deve essere nel caso specifico il primo candidato alla vaccinazione.
Infine altro aspetto importante che non deve essere dimenticato è che la vaccinazione contro il COVID non fornisce l’effetto gregge completo, il virus può contagiare, far ammalare i vaccinati ed essere trasmesso da loro ad altri individui, quindi è necessario ed obbligatorio usare SEMPRE le adeguate protezioni, mascherine e disinfezione oltre alla distanza di sicurezza quando necessario”.