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Svolgono da tanti anni funzioni e compiti di polizia giudiziaria, a tutti gli effetti si occupano di reati perpetrati in ambito forestale, discariche, antibracconaggio e tanti altri compiti, ma di fatto non sono equiparati contrattualmente alle forze di polizia, come invece già accade nel resto della Penisola. Poi, nota dolente, sono pochi, il personale andato in pensione non è stato mai implementato con nuove assunzioni.
Sono i ranger sardi, ovvero gli agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna: il malumore è alle stelle, lo sciopero ad un tiro di schioppo: “I continui rinvii, le continue promesse mai mantenute di riforma del Corpo Forestale Sardo, che oggi si sono trasformate in una situazione ormai insostenibile – denunciano pubblicamente i sindacalisti Massimo Rocchitta, Cisl - Fp, Ignazio Masala, Fendres-Safor e Antonello Troffa, Fe.d.r.o - in quanto l'evolvere della situazione a livello nazionale con la soppressione del Corpo Forestale dello Stato che ha privato il Corpo Regionale del proprio naturale riferimento, situazione peraltro notevolmente aggravata dal mancato rispetto degli impegni contrattuali assunti, la grande confusione sul ruolo dello stesso, la legge regionale n. 26/1985 istitutiva, vecchia e ormai inadeguata che in più parti è stata modificata senza seguire un filo logico, il contratto collettivo regionale carente degli istituti che caratterizzano un Corpo di Polizia, che solo grazie allo spirito di sacrificio e al senso del dovere del personale fino a oggi hanno evitato di ingessare il Corpo, ma che comunque si scontra sempre più spesso con queste problematiche a partire dagli orari di lavoro, i turni di lavoro, la reperibilità, lo straordinario.
Il personale del CFVA – dicono i sindacalisti - ha una avanzata età media (56/58 anni) che le modalità di pensionamento sono le stesse del pubblico impiego contrattualizzato portando il personale in servizio fino a oltre 67 anni di età e non permettono come nel comparto sicurezza un turnover adeguato.
Siamo ormai stanchi delle promesse che non hanno dato luogo ad impegni concreti, riteniamo giusto e doveroso che l’opinione pubblica sappia le difficoltà che il Corpo Forestale Sardo si trova ad affrontare effettuando quei servizi tipici di un Corpo di Polizia, senza avere in cambio le tutele che gli ordinamenti di Polizia attribuiscono al proprio personale, essendo inquadrati all'interno del CCRL orientato esclusivamente al personale amministrativo.
Ora, considerata la totale assenza di atti concreti della Giunta Regionale e del Consiglio Regional e ritenuto che la legge istitutiva del CFVA (L.R. 26/85) sia ormai obsoleta, che non preveda le tante nuove competenze attribuite al CFVA nel corso degli anni (abusivismo, rifiuti, controlli sugli agriturismi, personale distaccato presso le Procure, Ordine Pubblico, Protezione Civile, ecc.), non più in linea con le funzioni effettivamente svolte dal CFVA, la mancata Istituzionalizzazione dei vari gruppi di lavoro che si occupano di formare e addestrare il personale all'utilizzo delle armi,delle tecniche operative, dell'utilizzo dei mezzi e del personale che si occupa della propaganda forestale e ambientale presso le scuole di tutta la Sardegna, dei Nuclei Investigativi, dei Gauf, e ritenuto che l'attuale sistema contrattuale del comparto regionale non risponda alle esigenze di un Corpo che svolge funzioni di Polizia, è necessario una contrattazione specifica e separata, omologa a quella delle forze di Polizia Nazionale ad ordinamento civile. Ritenuto inoltre che il quadro normativo nazionale è mutato notevolmente, sia necessario riorganizzare il Corpo Forestale sia sul piano dell’operatività che dell’assetto giuridico del personale, dell'aspetto previdenziale e pensionistico, in riferimento anche alla Legge 124/2015 e del decreto attuativo che prevede il passaggio del Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, proclamiamo ai sensi della Legge n. 146/1990, come modificata dalla Legge n. 83/2000, e del CCRL vigente, lo stato di agitazione di tutto il personale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e chiediamo l’esperimento della procedura conciliativa prevista dalle citate leggi, tramite convocazione delle parti, avvertendo – concludono i sindacalisti - che, in mancanza di convocazione o di conciliazione, sarà proclamato, con le modalità previste dalle citate leggi, lo sciopero di tutti i dipendenti del CFVA, con tutte le modalità previste dalla normativa vigente”.