"I vaccini e la tecnologia a mRna che ci sta dietro sono stati una sorpresa inimmaginabile. Ancora oggi mi sorprendo della loro efficacia e sicurezza, per esempio negli anziani su cui non sempre i vaccini funzionano bene".  Così Roberto Burioni, docente di virologia al San Raffaele di Milano, spiegando in un'intervista su 'La Stampa' di essere diventato più "ottimista grazie alle vaccinazioni anti Covid". 

"La tecnologia a mRna è un risultato del mondo libero, della sua ricerca e della sua capacità di confronto, e per questo continuerà a stupirci", dice, aggiungendo che "una volta per produrre i vaccini si davano degli ordini a delle cellule in dei bioreattori perché producessero anticorpi. Ora si possono dare direttamente alle cellule dei pazienti. Basta produrre l'mRna, ovvero l'ordine con la proteina del virus così che venga riconosciuta dal sistema immunitario". 

"Esserci riusciti in maniera sicura - prosegue - apre una nuova era". Anche per battere altre malattie: "Si va dall'impiantare citochine nelle cellule tumorali per attirarvi la risposta del sistema immunitario - conclude Burioni - a vaccini personalizzati contro i tumori, anti-Hiv o senolitici per l'invecchiamento".