Domande e risposte, secondo le nuove norme,  su alcuni dubbi che ci attanagliano sulla questione Covid: positivi in casa, tamponi, vaccini, isolamento, contatti a rischio.

Se mi sono contagiato dopo tre dosi di vaccino ma non ho sintomi, quanto devo stare isolato?

Per i positivi che hanno fatto tre dosi di vaccino o entro i 120 giorni dalla seconda dose, il periodo di isolamento è stato ridotto da 10 a 7 giorni, ma solo nel caso non si abbiano avuto sintomi da Covid o se si è asintomatici da 3 giorni al termine della settimana. Per certificare la fine dell’isolamento serve l’esito negativo di un test molecolare o antigenico. Se si hanno avuti sintomi, il tampone va effettuato 3 giorni dopo la loro scomparsa.

Cosa devo fare se risulto positivo ma sono in attesa di fare la terza dose?

Se sono trascorsi più di 120 giorni dalla fine del ciclo vaccinale primario, si deve rimanere 10 giorni in isolamento e poi fare un tampone molecolare o antigenico. Nel caso questo dovesse essere positivo, ripeterlo dopo una settimana o dopo almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi.

Se sono positivo e non ho fatto nessun vaccino, quanto devo stare in isolamento?

Almeno 10 giorni per poi fare un tampone molecolare o antigenico con esito negativo. Se è ancora positivo, ripeterlo dopo 7 giorni. L’isolamento si può considerare concluso dopo 21 giorni e si può rientrare in comunità senza fare ulteriori test, in quanto la carica virale sarebbe così bassa da non poter infettare gli altri.

Il tampone rapido della farmacia è sufficiente per certificare la guarigione?

Sì, ma deve trattarsi di un antigenico di ultima generazione (con fluorescenza) somministrato nei laboratori o nelle farmacie accreditate.

Se sono guarito ma i miei figli si sono ammalati, posso tornare a lavoro?

Sì, sempre che le persone del nucleo familiare infette rispettino l’isolamento. Se non vi sono le condizioni per evitare i contatti con gli ammalati, i conviventi devono stare in casa fino alla guarigione.

Sono guarito da 3 mesi, ora mio figlio è positivo. Devo stare in quarantena?

No, chi è guarito da almeno 4 mesi o ha già fatto la terza dose di vaccino e convive con un positivo non deve fare la quarantena se non presenta alcun sintomo. Sarà sufficiente isolare la persona che ha contratto il virus e osservare un periodo di auto sorveglianza di 5 giorni: se entro questo termine compare qualche sintomo, occorre un tampone, sennò finisce il periodo di auto sorveglianza ma occorrerà indossare una Ffpp2 per 10 giorni.

Ho fatto la terza dose e sono stata contatto con un positivo, che fare?

Stesse identiche cose della domanda precedente. Se compaiono sintomi bisogna fare un tampone subito e se i sintomi persistono, bisogna fare un altro test il quinto giorno dopo il contatto con il positivo.

Se sono stato a cena con un positivo, devo considerarlo un contatto diretto?

Per contatto diretto significa convivenza nella stessa casa, contatto fisico come baci o strette di mano, ma anche la permanenza in uno stesso ambiente chiuso, per più di 15 minuti senza mascherina. Se si mangia o si lavora con un positivo nella stessa stanza senza mascherina, i contatti sono ad alto rischio. Se si indossa la mascherina, il contatto è a basso rischio.

Se ho fatto 2 dosi e sono entrato in contatto con un positivo devo fare la quarantena?

Se sono passati meno di 4 mesi dalla seconda dose, basta l’auto sorveglianza. Se sono trascorsi più di 120 giorni e il Green pass è ancora valido, bisogna fare una quarantena di 7 giorni da concludere con l’esito negativo di un tampone. Se è trascorso più tempo dalla seconda dose, i giorni di quarantena devono essere 10.

Ho avuto il Covid e fatto una dose: come mi comporto in caso di contatto con un positivo?

Valgono le stesse regole di chi ha completato un ciclo primario di vaccinazione. Gli anticorpi sviluppati dalla malattia equivalgono ad una dose.

Un medico con tre dosi che entra in contatto con un infetto cosa deve fare?

I sanitari in questi casi devono fare un tampone ogni 24 ore per 5 giorni dall’ultimo contatto con la persona infetta.

La quarantena dà diritto ad un certificato di malattia da presentare a lavoro?

Sì, la quarantena viene considerata malattia dall’Inps, sia nel pubblico che nel privato. La misura nel 2020 era stata sospesa per mancanza di fondi. Ovviamente vale solo per chi non può svolgere il proprio lavoro in smart working.