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Pregnant woman getting vaccine at home. COVID-19 vaccination concept.
Il 32% delle donne che hanno vissuto la gravidanza durante la pandemia non si è sentita supportata dalla propria rete sociale, la stessa sensazione è stata provata dal 38% delle donne nei sei mesi successivi al parto. È quanto rileva il primo studio italiano, coordinato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), realizzato per valutare lo stato emotivo delle donne stato emotivo in epoca perinatale.
Dalla ricerca emerge che il 12% delle donne ha avuto sintomi di sofferenza psichica durante la gravidanza, connessa allo stress della pandemia. Non è stata tuttavia registrata un'associazione tra l'esposizione diretta all'infezione da Sars-CoV-2 o la residenza in un'area ad alta diffusione di Covid-19 e il distress psicologico.
Lo studio dell'Iss è stato condotto tra ottobre 2020 e maggio 2021. Ha coinvolto le utenti dei consultori famigliari di 9 Aziende sanitarie di 8 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Sardegna, Calabria). Il campione era composto da 1.168 donne in gravidanza nel periodo in esame e 940 che avevano partorito fino a sei mesi prima. Più del 90% era di cittadinanza italiana, la maggior parte aveva un grado di istruzione elevato e non dichiarava difficoltà economiche.
Il supporto ricevuto dai servizi e dai professionisti sanitari è stato descritto come "adeguato" dalla maggioranza, tuttavia il 9% delle donne in gravidanza si è sentita "non molto ben supportata" dai professionisti, percentuale che sale al 23% fra le donne nel periodo post-natale. Tra le donne in gravidanza, il 60% si è detta preoccupata per la salute del bambino, oltre l'80% per la possibile assenza del partner durante il parto come conseguenza delle misure restrittive legate al Covid-19. Fra le donne che avevano già partorito, il 21% ha partorito senza la vicinanza del partner o altra persona di fiducia.