È probabile che alla recente fase di frenata della crescita nella curva dei contagi stia per seguire una nuova fase di accelerazione, sia a causa dei comportamenti individuali, ma molto più probabilmente sulla spinta di grandi focolai: è quanto emerge dall'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

"I risultati dell'analisi relativa alle differenze percentuali settimanali delle curve dei positivi ai test molecolari, dei positivi totali, degli ingressi giornalieri in terapia intensiva e dell'incidenza dei decessi confermano i segni di stop della frenata della crescita che, molto probabilmente sta per subire una nuova accelerazione", osserva Sebastiani.

"Anche l'analisi della curva del numero di province con crescita dei positivi in accelerazione fornisce un risultato analogo", aggiunge.

Secondo l'esperto "l'alternanza di fasi di frenata e accelerazione della crescita può spiegarsi con i comportamenti individuali indotti dalla percezione del peggioramento o del miglioramento della situazione epidemica. Un'altra possibile spiegazione - rileva - è che l'epidemia stia evolvendo per grossi focolai. Se così fosse, sarebbe confortante, ma sarebbe comunque bene agire per interrompere la crescita". 

L'esperto osserva inoltre che "il dato sulla distribuzione per età dei nuovi contagiati suggerisce la vaccinazione nella fascia 12-19 anni, che attualmente può essere vaccinata e che ha al momento una copertura vaccinale non alta. L'alternanza di fasi di accelerazioni e frenate della crescita, segno di instabilità della situazione, suggerisce di rimettere in atto misure di limitazione del contagio attualmente al momento non più in atto, ad esempio il controllo della temperatura all'ingresso dei centri commerciali con obbligo di mascherina, importante anche alla luce degli eventi pre-natalizi".