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Male and female medical coworkers wearing protective suits, eyewear, and gloves hugging in support and recognition of hard work during COVID-19 pandemic.
Una buona notizia, sul fronte dell'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia, arriva dagli ospedali: smaltito l'effetto Pasqua, con l'aumento dei casi e dei ricoveri in conseguenza delle minori restrizioni, le ospedalizzazioni tornano a scendere, facendo registrare un calo dell'occupazione dei posti letto del 5,7% in una settimana.
Meno pazienti si registrano non solo nei reparti ordinari ma anche nelle terapie intensive ed una forte diminuzione riguarda anche i ricoveri pediatrici. Il trend in miglioramento emerge dall'ultima rilevazione degli ospedali sentinella della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) relativa alla settimana 26 aprile/3 maggio.
Torna dunque a scendere la curva dei ricoveri Covid, dopo che le festività pasquali avevano determinato la settimana scorsa una inversione di tendenza con un lieve rialzo del 3,5%. Nell'ultimo monitoraggio, invece, il numero delle ospedalizzazioni si è ridotto del 5,7%, con un calo sia dei ricoveri nei reparti ordinari (-5,7%) sia nelle rianimazioni (-7,5%). A livello nazionale, i dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) confermano come l'occupazione dei posti letto Covid nelle intensive sia ferma al 4%, mentre un anno fa era pari al 28%.
Il valore è però in calo in 5 regioni: Calabria (all'8%), Friuli Venezia Giulia (2%), Pa Bolzano (0%), Pa Trento (3%) e Sicilia (5%). Ed è stabile, nelle ultime 24 ore, anche l'occupazione dei reparti di area non critica che segna il 15% mentre, esattamente un anno fa, era al 29%.
In diminuzione sono anche i ricoveri tra i bambini: nella rilevazione Fiaso del 3 maggio nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti alla rete si osserva infatti una riduzione del 7,7%. I neonati tra 0 e 6 mesi rappresentano il 15% dei ricoverati: nel 33% dei casi sono figli di genitori non vaccinati.
I bambini fino a 4 anni sono ancora la maggioranza dei ricoverati ovvero il 50% dei pazienti. C'è però un elemento che preoccupa: persiste, afferma Fiaso, una quota consistente, pari al 20%, di pazienti no vax nelle rianimazioni.
Hanno in media 75 anni e nel 100% dei casi sono affetti da altre patologie. Ormai, sottolinea il presidente Fiaso Giovanni Migliore, "il 100% dei pazienti delle intensive presenta comorbidità rilevanti, questo detta indicazioni molto precise: la necessità di un'adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, inclusa la somministrazione della quarta dose, e soprattutto il recupero dei non vaccinati con fragilità".
Insomma, afferma, bisogna continuare "nell'ultimo miglio della campagna vaccinale per quei soggetti che sono ancora sprovvisti di copertura". Intanto, i numeri del bollettino quotidiano del ministero della Salute segnano 47.039 nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore contro i 62.071 di ieri, le vittime sono 152, una in meno rispetto a ieri.
Il tasso di positività è al 14%, in calo rispetto al 15,1% di ieri. Sono 371 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 5 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 42. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.614, ovvero 81 in meno rispetto a ieri.