PHOTO
Roma, 1 ott. (Adnkronos) - I lavori alla Camera sono finiti ma Elly Schlein si ferma in aula ancora una mezz'ora buona. Le si avvicinano diversi deputati dem. Sui siti già da un po' campeggia la 'sentenza' di Giuseppe Conte: "Il campo largo non esiste più. Lo certifichiamo stasera". Il leader M5S si rivolge alla segretaria del Pd e la chiama direttamente in causa per una mancanza di chiarezza sulla presenza, o meno, di Iv nell'alleanza: il campo largo non c'è più "dal momento in cui la risposta di Schlein è 'io non faccio polemiche'. Allora c'è qualcosa che non va, non c'è la consapevolezza da parte del gruppo dirigente del Pd che c'è un problema serio".
E Schlein? I cronisti l'attendono in Transatlantico, ma la segretaria si limita a un "non parlo" e si allontana con Nicola Fratoianni. A meno di un mese dalle regionali in Liguria e dal doppio appuntamento in Emilia Romagna e Umbria a novembre, il centrosinistra appare quanto mai frantumato. Oltre alla Liguria, oggi Conte ha allargato la 'fatwa' contro Iv e Renzi anche alle altre due regioni al voto: "Non sono disponibile ad affiancare il simbolo del M5s a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere e rottamare".
E parte una nuova polemica con Renzi che ricorda ai 5 Stelle che Iv in Emilia è già in maggioranza "con un assessore e tre consiglieri" a differenza dei pentastellati che non sono giunta. E che Iv sarà al fianco del candidato Michele De Pascale con "simbolo e candidati". Nicola Fratoianni legge le agenzie, teso. Per Avs un conto è la Liguria dove, insieme a Conte ha chiesto e ottenuto che Iv, fino a ieri in giunta a Genova con il centrodestra di Bucci, fosse esclusa dalla coalizione, un conto sono Emilia e Umbria dove questa 'commistione' con la destra non c'è stata.
A sera dal Nazareno non arriva ancora nessuna presa di posizione. Parla il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, a constatare che "se non vogliamo lasciare Giorgia Meloni a palazzo Chigi sine die, è evidente che bisogna rafforzare l'alternativa". E poi Marco Furfaro, membro della segreteria dem: "Ogni volta che l'opposizione si spacca festeggia il governo, ogni secondo che parliamo delle divisioni è uno smacco al Paese. Quando Conte dice che non voterà col Pd io mi rattristo, Giorgia Meloni festeggia. Non si possono usare i territori per fare la battaglia politica".
Una battaglia politica da cui Schlein, nonostante cerchi di tenersi fuori, viene tirata dentro da Conte. Incalza il leader M5S: "Ci siamo ritrovati con Renzi in mezzo al campo senza venirne informati, ma all'esito di una partita di calcio e di decine di interviste di Renzi e col Pd che ha detto non fate polemiche e non ponete veti. Ma il problema è politico e serio".
E ancora: "Il tema è questo, abbiamo un modo di far politica e obiettivi incompatibili con quello che Renzi rappresenta, è una bomba esplosiva a orologeria. Come facciamo a presentarci con Renzi per quello che rappresenta, lobbismo, viene pagato da stati stranieri, che è vietato da un codice di etica pubblica. Come si fa a fare una campagna elettorale e dire noi governeremo il paese per i prossimi 5 anni? E' un problema politico forte, non di veti personali, per rendere credibile il progetto di alternativa". Matteo Richetti legge i siti e sorride uscendo dall'aula alla Camera: "Vedo che Conte dice che il campo non largo non esiste. Per una volta potrà dire che Calenda aveva ragione...".